Cronaca

Spese pazze, Scialfa ai domiciliari. Boffa: “Aspettiamo notifica dei fatti, da valutare la sospensione della carica”

Liguria. Il giorno successivo alla notizia dell’arresto dell’ex capogruppo regionale Idv ed ex presidente della giunta, Nicolò Scialfa, la Regione Liguria inizia a valutare come procedere.

“E’ necessario che arrivi in consiglio regionale la notifica dei fatti di cui abbiamo notizia. Se dobbiamo procedere in qualche modo, in forza di una legge nazionale o regionale, dobbiamo avere notizia formale di quello saputo dai media – dichiara il presidente del consiglio, Michele Boffa – Poi analizzeremo il da farsi, ma sicuramente un aspetto da valutare è la sospensione dalla carica di Scialfa per il periodo in cui persisteranno le condizioni di arresti domiciliari, se così verrà formalizzato. Ovviamente la sospensione della carica a decorrenza dal momento in cui l’ordinanza è stata siglata dal magistrato”.

Quanto successo, nel frattempo, rischia di creare un’ombra sull’istituzione regionale. “E’ noto che oramai da tempo l’ombra esista, perché l’opinione pubblica, anche per via di quanto dicono gli organi di informazione, vede una crisi anche politica, non tanto dal punto di vista dell’azione, ma da quello dei comportamenti di alcuni rappresentanti istituzionali”, spiega ancora Boffa.

Tornando alla vicenda delle “spese pazze”, il presidente del consiglio precisa: “Naturalmente è tutto da dimostrare. La mia conoscenza di Scialfa risale al 2010 e ho sempre pensato che fosse una persona colta, responsabile e collaborativa. Altro non so e quindi non ho la possibilità neppure di commentare – conclude – Come presidente del consiglio, però, sento la responsabilità di difendere il profilo istituzionale e la dignità dell’ente. Se qualcuno ha colpe ne risponderà personalmente, ma noi dobbiamo salvare l’alto profilo dell’istituzione, non tanto per noi stessi, ma per dare modo ai giovani di impegnarsi in politica, che è pur sempre la più alta espressione di partecipazione alla vita della comunità”.

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