Genova. “Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme che conterrà l’introduzione del reato di omicidio stradale”. Lo ha annunciato nelle ultime ore il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, secondo cui è giusto che “le vittime abbiano la giustizia che meritano”. Tra i vari punti: la revoca definitiva della patente, processi più veloci per direttissima nei casi in cui la dinamica sia stata accertata con chiarezza ed infine pene più pesanti.
L’Associazione sostenitori amici polizia stradale, con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, “dopo i precedenti impegni andati delusi, vigilerà e seguirà con attenzione l’iter della norma”, si legge in una nota. Le Associazioni promotrici chiedono anche per i casi di omicidio stradale il cosiddetto “ergastolo della patente”, il divieto di guida per i casi più gravi.
Nel 2013 sulle strade genovesi si sono verificati diversi casi, alcuni anche con fuga da parte dell’autore dell’incidente.
Tra i più gravi si ricorda l’investimento mortale sulla A7 dello scorso settembre, dove Lorenzo Torre, titolare di un soccorso stradale a Savignone, perse la vita sulla corsia di emergenza travolto da un’auto mentre era impegnato a soccorrere con il suo carro attrezzi due extracomunitari rimasti in panne su una Renault Laguna. Grazie a una testimonianza e alle telecamere la polstrada riuscì a identificare l’investitore e ad arrestarlo con l’accusa di omicidio colposo.