Genova. Scarpino oltre la norma e tornano a divampare le polemiche. Il dato, pubblicato oggi sulle pagine di un quotidiano genovese, sembrerebbero parlare chiaro: il percolato a più riprese scaricato nel rio Cassinelle porterebbe con sè valori degli inquinanti circa 50 volte oltre la norma.
Le analisi, effettuate nelle vasche di raccolta, parlerebbero della presenza di Cod e di Bod5 nell’acqua con valori moltiplicati per 50 rispetto alla legge, che fissano il limite a 1 milligrammo su ogni litro d’acqua. Cod e Bod5 rappresentano il grado di inquinamento dell’acqua. .
Dura la replica di Andrea Agostini, presidente Circolo Legambiente Cantiere Verde Genova: “Se il dato è vero, l’assessore all’ambiente del Comune di Genova non ha nulla da dichiarare?”.
Altrettanto severo è Antonio Bruno, capogruppo a Tursi per Fds: “Sono già due settimane che la Giunta Comunale di Genova si sottrae alla richiesta di diversi consiglieri di essere informati in aula di quello che sta accadendo nei rii Cassinelli e Chiaravagna a causa dell’inquinamneto proveniente dalla discarica di Scarpino”.
“Visto che fornire i dati non vuol dire fare terrorismo psicologico, ma necessaria informazione trasparente, l’opacità con cui le Amministrazioni pubbliche, anche quella Comunale, stanno dimostrando in questa situazione, è grave, incomprensibile e colpevole. Chiedo che i responsabili di questa situazione si facciano da parte”.