Cronaca

Piaggio Aero, prima slitta l’incontro a Roma, poi i vertici disertano incontro in Regione. Clima pesante a Sestri Ponente

corteo piaggio aero

Genova. Stesso posto, il Ministero dello Sviluppo Economico, stessa ora, ma una settimana dopo. L’atteso incontro a Roma per conoscere nel dettaglio il piano industriale di Piaggio Aero (e il destino dei due stabilimenti, Genova e Finale), slitta di una settimana, per consentire a tutti, ministri compresi, di partecipare in maniera “corposa”.

Oggi, per la seconda volta nel giro di una settimana, i vertici aziendali hanno nuovamente disertato la commissione regionale che aveva come oggetto il discusso piano di rilancio, quel piano shock, presentato a dicembre, con centinaia di esuberi, esternalizzazioni ancora incerte e la chiusura di Sestri Ponente entro il 2015.

“Stiamo preparando minuziosamente l’incontro al Ministero, il progetto di trasformazione e ristrutturazione dell’azienda rimane elemento costitutivo del piano industriale” ha motivato l’assenza Alberto Galassi, l’ad di Piaggo, tramite lettera inviata al presidente della commissione Sergio Scibilia.

A Sestri Ponente l’atmosfera, già carica di attesa, si fa sempre più tesa. “E’ una brutta situazione – commenta Maurizio Marchi, Rsu Cisl – l’azienda in pratica ha deciso di non parlare più fino all’incontro, ma così sbagliano tutto, dalla a alla z”. Clima “pesantissimo” e dito puntato non solo contro il piano “schifezza”: c’è anche il metodo con cui l’azienda gestisce la trattativa ad essere sotto accusa.

“Questo silenzio continuo, con tutti, non va bene – sottolinea Marchi – quando si è trattato di prendere finanziamenti e aree, però, l’azienda era tutt’altro che silenziosa. Per altro le richieste di chiarimenti da parte della commissione erano più che legittime, mi meraviglio che la Regione non alzi la voce con chi, di fatto, ci sta mettendo in saldo”.

L’incontro slitta e Sestri attende nell’incertezza, con le “orecchie dritte”. “La situazione è brutta – ripete Marchi – sarebbe necessario fare qualcosa insieme a Finale, perché non è solo Genova a rivendicare, gli esuberi colpiranno anche lì”.

E sotto la Lanterna, in sospeso, non c’è solo Piaggio Aero: martedì prossimo è la volta del vertice Ilva, con una possibile disdetta dell’accordo di programma in termini occupazionali. Nell’inverno caldo di Genova, lo spettro degli esuberi si allarga a macchia d’olio, e il fronte della protesta questa volta potrebbe anche unirsi.

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