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Pallanuoto, Champions League: la Pro Recco si illude, poi cede alla distanza al Primorje Rijeka

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Sori. La Pro Recco perde a Sori, sconfitta 8 a 6 dal Primorje Rijeka. Dopo le prime quattro giornate i biancocelesti dividono il secondo posto del girone A con lo Jug Dubrovnik (sconfitto 9-8 dal Barceloneta primo in classifica) e il Primorje a 7 punti. Due di queste tre andranno avanti nella competizione; una sarà eliminata, così come Eger (3 punti) e Olympiakos (0).

La pscina di Sori è gremita e vestita a festa, bardata con i gonfaloni biancocelesti della Pro Recco sistemati con cura in settimana dagli immancabili tifosi di casa.

La Pro Recco illude con i primi due tempi di grande spessore ed intensità, poi però cala nella seconda frazione, non tanto per cedimento quanto per la bravura degli avversari che registrano la difesa, passano in vantaggio per la prima volta e concedono ai liguri un solo gol in 16 minuti.

In questo conta molto anche la ferrea marcatura di Aicardi soprattutto da parte di un dimagrito ed in grande forma Radu, ex Florentia, che annulla Matteo. Conquista la prima palla al centro Fiorentini, poi e il “vecchio” Frano Vican (un passato illustre in Liguria nel Chiavari) per tre volte si erge a baluardo della sua porta da campione.

Al quarto tentativo la Pro Passa con Madaras da posizione tre. Subito dopo una superiorità numerica per espulsione di Buljubasic viene sfruttata al meglio da Ivovic che progressivamente sta trovando la porta: doppio vantaggio.

La superiorità del Primorje è vanificata da un forte muro della difesa biancoceleste. Esplode la panchina come ad un gol, il che testimonia della grinta e dell’unione del gruppo. Ma quella successiva è conclusa dal mancino Garcia in tiro incrociato a rimbalzo. Poco dopo Muslim raggiunge il pari su passaggio smarcante verticale di Daniel Varga. Ma questo parziale è destino si concluda con il vantaggio ligure. Ad uomo in più (due su due sfruttati finora) e con Antonio Petrovic nel pozzetto, Madaras serve corto sul primo palo a Lapenna, molto mobile, che anticipa l’avversario e batte Vican: esultanza a squarciagola.

Scoppiettante la seconda frazione ed improntata al concetto di equilibrio, anche se la Pro Recco, per la seconda volta, raggiunge il momentaneo +2: ci pensa Ivovic con un tiro di forza centrale che buca Vican. A questo punto due gol consecutivi dei croati, che pure trovano difficoltà ad infilzare la difesa locale provando spesso colombe a sorpresa o tiri dai sette metri. Nella circostanza però ci riescono prima Radu ad uomo in più, poi Daniel Varga su tiro di rigore fischiato da Colominas a Felugo, che protesta.

Ancora Ivovic porta in momentaneo vantaggio la Pro Recco. In chiusura c’è il pareggio di Denes Varga, non meno bravo del fratello che, servito in diagonale da Buljubasic, tocca la sfera sotto misura in maniera impercettibile ma sufficiente a trarre in inganno Tempesti. Parziale inverso rispetto alla prima frazione e totale in parità: 5-5.

La terza frazione è quella delle superiorità non sfruttate. Si incomincia con una recchelina (Obradovic) e due croate (Gitto e Figlioli nel pozzetto). Quella buona è trasformata da Setka da posizione angolatissima, ma con esecuzione di tiro di eccezionale velocità. E’ il primo vantaggio dei fiumani. Denes Varga porta pochi istanti dopo il vantaggio degli ospiti a +2.

Le speranze della Pro Recco si riaccendono con un cinque metri trasformato da Ivovic. L’aveva conquistato Lapenna per fallo di Petrovic e le proteste vibrate della panchina con conseguente ammonizione di Asic.

Sul 5-6 Sukno commette un’ingenuità: serivito in controfuga da Setka, che aveva strappato la palla a Madaras, il quale l’aveva conquistata con eccezionale agonismo e caparbietà in un’azione molto convulsa, potrebbe servire un compagno solo davanti a Tempesti, ma propende per la conclusione personale; para il toscano.

Un’azione che fa il paio con una straordinaria deviazione di testa del portiere pratese su tiro di Radu, che va a smorzarsi sulla traversa. Quattro superiorità consecutive non sfruttate (per la Pro, con Daniel Varga e Mulsim nel pozzetto): troppo, per sperare nel pareggio, tanto più che Denes Varga al suo terzo gol consecutivo segna da posizione 5 un gol che ai croati appare della sicurezza.

Ultimo quarto da parte del Primorje all’insegna della gestione: poco rischio e contenimento. C’è solo da annotare l’espulsione definitiva di Lapenna per limite di falli e un parziale che finisce inconsuetamente sullo 0 a 0.

E’ la seconda sconfitta interna della squadra recchelina in questa Champions League, dopo quella nelle fasi preliminari con il Radnicki.

Il tabellino:
Pro Recco – Primorje Rijeka 6-8
(Parziali: 3-2; 2-3; 1-3; 0-0)
Pro Recco: Tempesti, Lapenna 1, Madaras 1, Figlioli, Fondelli, Felugo, Janovic, Aicardi, Figari, Fiorentini, Ivovic 4, Gitto, Pastorino. All. Riccardo Tempestini.
Primorje Rijeka: Vican, Radu 1, Buljubasic, Krapic, De. Varga 3, Sukno, Muslim 1, Petrovic, Da. Varga, bradoviic, Sekta 1, Garcia Gadea 1, Jelovina. All. Ivan Asic.
Arbitri: Colomias (Esp), Szekely (Hun). Delegato: Bottlik (Svk).
Note. Superiorità numeriche: 3 su 8 più 1 rigore segnato per la Pro Recco; 3 su 9 più 1 rigore segnato per il Primorje. Espulsioni definitive: 6’40” q.t. Lapenna per raggiunto limite di falli.

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