Nervi. La Capitaneria di porto di Genova ha bocciato il progetto di collocare un impianto di maricoltura a Nervi di fronte alla Torre Groppallo a un chilometro dalla costa perché “il posizionamento sarebbe un grave ostacolo alla navigazione”.
Il panorama vista mare ‘da favola’ dalla villa di Beppe Grillo a Sant’Ilario e dalle case di migliaia di genovesi del Levante cittadino è salvo. Ma con il progetto affondano anche i nuovi posti di lavoro previsti dall’impianto. E’ la novità emersa a Palazzo Tursi durante i lavori delle commissioni Territorio e Sviluppo Economico dove sono intervenuti gli assessori all’Ambiente del Comune di Genova e della Regione Liguria, Valeria Garotta e Renata Briano, per spiegare il progetto, ormai tramontato.
Il piano di un privato prevedeva l’istallazione in concessione di un impianto di maricoltura nello specchio acqueo davanti a Genova Nervi, costituito da un massimo di 12 vasche per l’allevamento di orate e branzini in mare aperto, alte mezzo metro sopra il livello del mare.
L’intervento avrebbe modificato il paesaggio e costretto a cambiare le rotte di navigazione, da qui il ‘no’ della Capitaneria di porto, che lunedì ha dato parere contrario rendendolo impossibile in quel luogo, possibile una riproposizione fra qualche mese in un altro specchio d’acqua genovesato.
Il Municipio Levante aveva espresso parere contrario al progetto perché pericoloso per la vocazione turistica di Nervi. La Regione Liguria aveva dato una valutazione di impatto ambientale positiva perché l’allevamento in vasche avrebbe salvaguardato la fauna ittica.