Genova. Era il tardo pomeriggio di Natale quando in via Prè un uomo sparò a un 23enne tunisino e poi sparì nel nulla. Il colpo di pistola raggiunse la coscia sinistra di Daoui Abdelaziz, con precedenti di polizia per spaccio e reati contro la persona. Ricoverato nel reparto chirurgia dell’Ospedale Galliera, fu sottoposto ad intervento chirurgico per l’estrazione dell’ogiva del proiettile e ricoverato con giorni 15 di prognosi. In seguito, il 23enne, ben poco collaborativo con gli agenti, faceva rapidamente perdere le proprie tracce, allontanandosi dall’ospedale contro il parere medico il giorno di Santo Stefano e rendendosi irreperibile.
Fin dalle prime indagini l’attenzione degli investigatori della Squadra Mobile si sono però concentrate su Sofienne Tamine, tunisino di 32 anni, con precedenti per reati in materia di stupefacenti nonché per reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di armi, irregolare e senza fissa dimora.
Per arrivare all’identificazione di Tamine come autore del fatto si sono rivelate fondamentali le testimonianze raccolte e i filmati a circuito chiuso di telecamere della zona.
Il 32enne, nel pomeriggio del 29 dicembre scorso, sottoposto a un controllo da una volante a Milano a bordo di un’auto, è stato trovato in possesso, oltre che di ingente materiale utilizzato per la clonazione di carte di credito, anche di una pistola Beretta Calibro 22, reati per cui il tunisino è stato arrestato e condotto in carcere a San Vittore.
L’arma trovata in possesso di Tamine è poi risultata del tutto compatibile con quella utilizzata per la sparatoria del 25 dicembre in via Prè. E’ stato inoltre accertato, grazie alla collaborazione dei colleghi di Milano, che l’uomo era in procinto di fuggire dal territorio nazionale alla volta della Francia.
L’autorità giudiziaria genovese ha emesso quindi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Tamine. Il provvedimento gli è stato notificato in carcere a Milano dove è già detenuto. L’indagine, coordinata dal pm Di Gennaro della Procura di Genova, ha rivelato che il movente del ferimento di via Pre’ è da ricondurre a futili motivi.