“Il modo migliore per ricordarlo è rimettere al centro il lavoro”: 35 anni dopo Genova rende omaggio a Guido Rossa

Genova. Venne ucciso dalle Brigate Rosse esattamente 35 anni fa, il 24 gennaio del 1979. Genova ha ricordato oggi la figura di Guido Rossa operaio dell’Italsider e sindacalista con una cerimonia presso il monumento a lui dedicato nel piazzale antistante la Camera del Lavoro.

“Il modo migliore per commemorare Guido Rossa è rimettere al centro il lavoro. Oggi dobbiamo impegnarci tutti insieme per portare a casa risultati sui diritti e sulla giustizia sociale che manca in questo Paese. Se Guido Rossa fosse qui lotterebbe insieme a noi, insieme al suo sindacato per questo”. Queste le parole di Carla Cantone, Segretaria Generale del Sindacato Pensionati Cgil.

Alla cerimonia, introdotta da Maria Pia Scandolo, Segretaria Cgil, hanno partecipato anche Raffaella Paita, Assessore della Regione Liguria, rappresentanti dell’Anpi e alcune classi del Bergese, delle elementari di Certosa e la media Volta di Cornigliano, “Il compito più difficile per noi adulti è quello di spiegare ai giovani cosa fu il terrorismo” ha ricordato Scandolo raccontando ai ragazzi la storia di Rossa che “non era un uomo fuori dal comune, ma un uomo coerente che ebbe il coraggio di assumersi delle responsabilità”.

E proprio sul tema del coraggio si sono interrogati i ragazzi del Bergese che questa mattina hanno letto alcuni brani composti in classe, dedicati a Rossa e al suo insegnamento di perseguire sempre e con coerenza le proprie convinzioni.

Le celebrazioni in ricordo di Rossa hanno visto anche la commemorazione organizzata dalla rappresentanza sindacale unitaria in Ilva e dal Comune in via Fracchia, luogo della sua uccisione, e la deposizione da parte di CGIL, CISL e UIL di una corona in piazza Piccapietra, presso il monumento a lui dedicato.

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