Genova. Godeva delle agevolazioni fiscali dell’associazione sportiva dilettantistica, mentre gli istruttori avevano un contratto di collaborazione sportiva, mentre dagli accertamenti, è emerso che le attività svolte mela palestra per “vip”, con spa e piscina, da aprile 2010 a dicembre 2012, avevano caratteristiche incompatibili con qualsivoglia natura dilettantistica e non lucrativa.
Nel dettaglio è emerso che le singole attività sportive svolte dalla Società si configurano costantemente non correlate e nemmeno propedeutiche a manifestazioni sportive di carattere oggettivamente dilettantistico- amatoriale.
Per gli ispettori del lavoro e dell’Inps, inoltre, i frequentatori della struttura, a fronte di un formale tesseramento a un’associazione di livello nazionale, sottoscrivevano in realtà specifici ‘pacchetti’ di durata e importo variabile rispetto ai corsi frequentati, pagando un congruo corrispettivo.
Una maxi evasione: in particolare sono stati riqualificati 96 rapporti di lavoro, recuperati contributi e premi su imponibile per quasi 600 mila euro e sono stati irrogati oltre 100 mila euro in sanzioni amministrative.
Infine, gli ispettori hanno scoperto che l’addetta alla reception era completamente in nero. Nel suo caso, è stata contestata ai legali rappresentanti della società anche la maxi-sanzione, per un importo complessivo di 2.250 euro, oltre ai premi e contributi, relativi alle 20 giornate accertate
lavorate non in regola.