Genova. Sono circa 26.000 gli abbonamenti agevolati concessi dall’azienda di trasporto pubblico genovese Amt ai ceti meno abbienti, dai lavoratori precari ai pensionati, dai portatori di disabilitaà agli invalidi, fino ai disoccupati. E’ il dato emerso durante i lavori della commissione Bilancio riunita a Palazzo Tursi con la partecipazione dell’assessore al Bilancio del Comune di Genova Franco Miceli.
L’azienda di trasporto pubblico Amt possiede una struttura tariffaria per i ceti meno abbienti, le cosiddette “tariffe agevolate”, in base all’indice Isee. Ammontano a circa 6 milioni di euro all’anno le agevolazioni dell’azienda ai piuù poveri, di cui 2.6 milioni di euro coperti direttamente dal Comune. Il M5S ha chiesto di “allargare le tariffe agevolate Amt agli inoccupati oltre che ai disoccupati”.
L’assessore Miceli ha ricordato “il bonus acqua, il bonus elettrico e il bonus gas portati avanti da tempo da Iren e Mediterranea delle Acque per ridurre le tariffe ai ceti meno abbienti”. Sono state 685 le famiglie genovesi che nel 2013 hanno potuto godere delle agevolazioni Tares, la tariffa sui rifiuti scontata, a sostegno dei ceti meno abbienti per un totale di 106.813 euro risparmiati.