Era già indagato dalla procura di Genova Rosario Puglisi, 54 anni residente a Chiavari, funzionario dell’Agenzia delle entrate arrestato ieri con l’accusa di concussione. Era stata la stessa Agenzia delle entrate a segnalare dei comportamenti “sospetti” al pm Paola Calleri. Altri episodi simili, da parte di Puglisi erano già stati notati dai vertici. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di
Chiavari, Puglisi la settimana scorsa aveva avvicinato un noto imprenditore, Pier Luigi Lugano, titolare delle cantine Bisson, conosciuto per la produzione dello spumante Abissi, invecchiato nei fondali di Portofino, chiedendogli la somma di diecimila euro con la promessa di non fargli avere ispezioni sulla sua attività.
L’imprenditore, però, si è rivolto subito ai militari che hanno teso la “trappola” per l’impiegato infedele. Secondo gli inquirenti, però, Puglisi potrebbe non essere il solo ad agire in questo modo all’interno della sede genovese dell’Agenzia delle entrate.
Le indagini, infatti, stanno cercando di capire se altri impiegati avrebbero chiesto soldi ad altri imprenditori con la promessa di non avviare controlli.