Genova. La formazione professionale batte cassa, o almeno vorrebbe. I fondi, infatti, continuano a non arrivare, se non col contagocce, e gli enti liguri sono ormai al collasso. L’assemblea del personale della formazione professionale organizzata da FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, iniziata alle 10 di questa mattina, è allora solo l’antipasto di una nuova protesta, che vedrà i lavoratori scendere in sciopero il 6 e 7 febbraio prossimi.
L’ultima manifestazione, andata in scena lo scorso 17 dicembre, non ha infatti risolto la situazione. “Dall’ultimo sciopero – spiegano i rappresentanti sindacali – Burlando, Rossetti e il commissario provinciale Fossati si erano ripromessi di trovare soluzione. Dovevamo incontrarci a dicembre per discutere la possibilità da parte della Regione Liguria di ritirare la delega alla Provincia di Genova sulla formozione professionale”.
Un incontro slittato al 10 gennaio, durante cui l’assesore regionale alla Formazione Pippo Rossetti ha spiegato che il provvedimento richiederebbe tempi tecnici molto lunghi. Nel mentre la Regione ha erogato alla Provincia di Genova 3.8 milioni di euro per saldare almeno il 30% delle fatture inevase degli enti. “In realtà sono arrivati solo 2 milioni, ma i lavoratori non possono più aspettare”.
Intanto alcuni enti di formazione sono già falliti e tutti sono in sofferenza anche perché “la questione dei fondi si trascina da anni. Ora abbiamo raggiunto l’apice: mancano 10 milioni di euro, gli enti sono costretti ad indebitarsi e pagano interessi passivi sempre maggiori”. In attesa di pagamenti che non arrivano mai, i sindacati incontreranno oggi il Sottosegretario Gianpiero Bocci. L’idea è quella di chiedere che lo Stato, debitore a sua volta nei confronti della Provincia di Genova, si faccia direttamente carico dei 10 milioni di euro anche perché “non si capisce il motivo per cui la formazione, che in Liguria è di qualità, debba finire così”.