Erzelli, istituzioni e aziende “chiamano” l’Università. Deferrari: “La volontà rimane, ma i tempi si allungano”

Genova. Siemens agli Erzelli rappresenta un passo importante per il polo tecnologico, ma sia le aziende che le istituzioni lanciano un appello all’Università di Genova. “Ericsson venne qui due anni fa, ora tocca a Siemens, verrà anche Esaote e speriamo si possano attirare imprese da fuori – esordisce il presidente della Regione, Claudio Burlando – è il momento in cui Erzelli prende corpo, ma poi sarà importante capire cosa farà l’Università. Noi teniamo le risorse disponibili ancora qualche mese e siamo disponibili a seguirli e a sostenerli”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Marco Doria. “Questa nuova presenza dovrà essere affiancata da altre imprese e sarà necessario dare seguito a protocolli e accordi di programma stipulati da enti diversi, compresa l’Università, perché qui c’è la collocazione ottimale anche per il mondo della ricerca”.

Un appello all’università anche da Federico Golla, amministratore delegato Siemens Italia. “Ci sono due palazzi importanti con due grandi aziende – dichiara – noi ci aspettiamo che il parco scientifico tecnologico prenda corpo e diventi un’area dove ci siano altre aziende e l’Università per un interscambio culturale”.

Non poteva mancare la risposta del rettore Giacomo Deferrari. “Il problema fondamentale è quello dell’Authority sui contratti pubblici, che non ha ritenuto in maniera adeguata l’assetto giuridico percorso in questi anni – spiega – Noi stiamo lavorando per uscire da questa situazione: o tentiamo di modificare, ma è difficile, oppure l’Università deve acquistare il terreno e partire con una nuova gara. I tempi si allungano di alcuni mesi, quindi, ma la volontà rimane se ci sono le condizioni economiche e giuridiche. Stiamo lavorando, ma non è una questione semplice”.

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