Liguria. Investire nella green economy e nelle energie rinnovabili sembra diventare
un passaggio strategico per l’Italia, il secondo Paese manifatturiero d’Europa con un’elevata dipendenza energetica (l’83% rispetto al 52,7% della media Ue) e le tariffe più alte della zona Euro. Il ricorso alle
fonti di energia rinnovabili è aumentato, tra il 2011 e il 2012 in Italia dell’11,2%.
Secondo l’ultima elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Terna, le regioni più green risultano essere la Valle d’Aosta – dove la quota di energia derivante da fonti rinnovabili sul totale di quella prodotta è del 99,7%- , il Trentino Alto Adige (89,8%), la Basilicata (63%) e l’Umbria (54,4%). In quasi tutto il Paese, tra il 2011 e il 2012, si è registrato un incremento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
In Sicilia l’incremento più elevato (+46,2%), seguita dalla Puglia (+42,2%). La Liguria si piazza al sesto posto in Italia per incremento di produzione Fer con un +23,6%. Nella nostra regione, la percentuale di da fonti rinnovabili deriva in massima parte dall’idrico (45,1%), anche se nel 2012 è stata registrata
un’impennata del fotovoltaico, aumentata del 65% in un anno con una crescita degli impianti presenti sul territorio da 3.212 a 4.387.
“A determinare in larga parte la diffusione o meno degli impianti – spiega Anna Alfano, presidente regionale Confartigianato Energia – sono gli incentivi statali e il sistema delle detrazioni fiscali stabilite dal governo, misure queste che riteniamo potrebbero diventare permanenti per dare una spinta decisa al settore dell’edilizia green e quindi anche dell’installazione degli impianti fotovoltaici. Purtroppo tra il 2012 e il 2013 il comparto è stato condizionato negativamente dall’incertezza sul
futuro degli incentivi e le conseguenze si sono tradotte in una contrazione degli investimenti privati con effetti negativi sulle imprese operanti nella filiera Fer”.
In Liguria le imprese potenzialmente interessate dalla filiera delle Fonti di energia rinnovabili sono 2.788, di cui 2.666 operano nell’installazione di impianti elettrici. Oltre la metà (1.531) sono attive in provincia di Genova, 402 a Imperia, 380 a Savona e 261 alla Spezia. Tra il 2012 e il 2013 nella nostra regione sono calate dello 0,8%. “Incentivare gli investimenti nella filiera Fer è un punto fondamentale per il futuro dell’intero comparto dell’edilizia green con ricadute importante sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale degli edifici sia dell’occupazione nel settore edile in generale – commenta Alfano – basti pensare che in Liguria le imprese che hanno fatto investimenti nel settore dell’edilizia “verde” hanno programmato nel corso del 2012 oltre 6mila assunzioni, un segnale questo che denota l’estrema vivacità di un comparto che punta sull’eco-efficienza”.
Positivo per Alfano è il recente stanziamento di circa 1,7 milioni di euro di investimenti nella produzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica e in interventi di miglioramento della tutela ambientale messe a bando dalla giunta regionale con fondi UE 2007-2013 del programma Por-Fesr. “È un buon volano alla diffusione delle fonti rinnovabili e in particolare del fotovoltaico, gravemente penalizzato dai recenti blocchi agli incentivi statali – commenta Alfano – inoltre rappresenta un valido strumento a disposizione delle aziende che vogliano investire sull’eco-efficientamento della propria attività e quindi abbattere i costi, spesso insostenibili, del proprio fabbisogno energetico”.