Cronaca

Emergenza Scarpino, due genovesi all’ospedale: Tursi chiede informazioni alla Asl

vasche scarpino percolato

Genova. Marito e moglie residenti in via Chiaravagna sono ricorsi alle cure dell’ospedale di Sestri Ponente, lamentando sintomi da intossicazione, forse in relazione all’inalazione dell’aria a seguito dei ripetuti svernamenti di percolato. Appresa la notizia l’assessore all’Ambiente Valeria Garotta ha inviato una richiesta di informazioni alla Asl3.

Nella comunicazione giunta ieri, Asl3 aveva escluso al momento la necessità di ulteriori misure a tutela della salute pubblica, oltre a quelle già in vigore per i torrenti Cassinelle e Chiaravagna, di qui la richiesta da palazzo Tursi “di conoscere se allo stato attuale si rendano necessari altri provvedimenti”.
Sul fronte Asl, l’azienda sta monitorando tutti gli ospedali genovesi per vedere se ci sono accessi che potrebbero essere ricondotti agli sversamenti, ma non ha ancora indicato al Comune
la necessita’ di sgomberare l’area interessata.

Sulla questione oggi è intervenuta anche Arpal, dopo le polemiche emerse anche ieri in consiglio comunale.

“Al fine di smorzare le recenti polemiche comunico che si stanno esaurendo i tempi tecnici necessari all’analisi dei parametri ricercati, compresi i metalli pesanti”, spiega oggi in una nota ufficiale il direttore generale Arpal, Roberto Giovanetti.

Accogliendo la richiesta dei cittadini della zona limitrofa al Cassinelle, ieri l’Agenzia “ha informato sull’attività che gli ispettori e i laboratori Arpal stanno svolgendo dall’11 gennaio”, precisando “gli aspetti ambientali, compatibilmente con le indagini tuttora in corso per conto della Procura”. Tutti gli aspetti sanitari, compresi quelli relativi a eventuali sintomatologie, sono stati trattati da rappresentanti della Asl, in quanto non di competenza Arpal.

“Così come avvenuto nei giorni scorsi – si legge ancora nella nota – gli ultimi risultati stanno per essere trasmessi alla Procura e, successivamente, ad Asl e Comune: non c’è alcun mistero, ma solo la necessità di aspettare i tempi delle analisi e di rispettare il vincolo del segreto istruttorio, cui siamo tenuti in quanto ufficiali di polizia giudiziaria. Mi auguro che la professionalità dei nostri tecnici contribuisca a rafforzare in tutti la fiducia nei confronti degli enti di controllo, al di là delle polemiche di questi giorni”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.