Economia

In Liguria partono i saldi, prevista spesa media di 150 euro: domenica negozi aperti nel centro storico di Genova

saldi

Genova. I saldi prendono il via domani a Genova e in tutta la Liguria e si concluderanno il 17 febbraio. Quest’anno si prevedono sconti iniziali a partire dal 30-40%, con una spesa media che, secondo le stime di Fismo Confesercenti, si attesterà sui 155 euro a persona.

“Dalle informazioni che provengono dai nostri associati – spiega infatti Roberto Manzoni, presidente nazionale del settore moda e abbigliamento di Confesercenti – i prossimi saldi saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile: oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Enrico Malvasi, presidente di Fismo Confesercenti Genova: “Anche nella nostra città lo shopping natalizio non è andato come ci si aspettava, e quindi cresce l’attesa per i saldi. L’aumento della spesa media, che si prevede intorno ai 150 euro contro i 130 dell’anno scorso, ci fa sperare che le vendite in questo 2014 vadano un po’ meglio, anche se chiaramente bisognerà aspettare quantomeno l’intero ponte dell’Epifania per un primo consuntivo. Tanti, infatti, hanno rimandato fino ad ora l’acquisto importante, aspettando appunto l’occasione in saldo. Ad ogni modo, ad andare per la maggiore saranno i capi utili, non è più il tempo dell’acquisto emozionale o dello sfizio”. E proprio in vista del primo weekend di saldi, domenica pomeriggio molti negozi del centro storico saranno eccezionalmente aperti.

“I saldi invernali – riprende il presidente nazionale Manzoni – aiutano ormai a sostenere sia i bilanci dei negozi, che hanno risentito di un calo delle vendite, sia delle famiglie strette dalla crisi economica: per questo non vanno di certo deregolamentati, ma tutelati, a partire dall’istituzione di una data davvero unica per tutta Italia. La liberalizzazione condurrebbe di fatto alla fine dell’effetto positivo del saldo, che resta un’importante opportunità per dare respiro ai commercianti gravati da una crisi che ha costretto numerosi negozi a chiudere i battenti: secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, il 2013 termina con la cessazione di oltre 11.900 imprese della distribuzione moda, al ritmo di 1000 negozi chiusi ogni mese. Ci auguriamo che il 2014 porti finalmente la tanto attesa inversione di tendenza”.

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