Pegli. “In questi giorni sta emergendo la volontà dell’ Autorità Portuale di prevedere per il VTE un nuovo varco di entrata e di uscita per le mega portacontainer, che prevede l’apertura a levante della diga che oggi protegge il terminal di Voltri, con un prolungamento della barriera verso Pegli.
Questo potrebbe comportare l’allungamento di circa 350 metri di diga foranea, privando perciò i pegliesi (e tutti i genovesi) di quel misero chilometro di mare aperto. Vorrei ricordare al Presidente Merlo che buona parte delle aree portuali oggi sono inutilizzate, in particolare Sampierdarena e Cornigliano. Avrebbe sicuramente più senso per rilanciare il porto, rendere usufruibili le banchine già infrastrutturate di Cornigliano togliendo le concessioni a Riva, e magari aprendo un varco sulla foranea, piuttosto che distruggere l’ultimo quartiere del ponente che gode ancora di un suo sbocco al mare. In economia viene insegnato che il territorio è una risorsa scarsa, per cui va salvaguardato.
La passeggiata mare di Pegli è forse la peculiarità che rende oggi il quartiere vivibile e apprezzabile. Distruggere questo vorrebbe dire anche intaccare il tessuto economico di Pegli, nonché una ulteriore svalutazione del valore degli immobili e delle attività commerciali e turistiche.
Presenterò un’interrogazione in Consiglio regionale per sapere come intenda intervenire la Regione, anche a fronte di un pronunciamento contrario del Municipio di riferimento e le oltre 2500 firme raccolte spontaneamente in questi giorni. C’è bisogno di confronto e di trasparenza, il ponente genovese ha già pagato troppo le decisioni calate dall’alto.”