Genova. Il lavoro dell’Advisor commissionato da Tursi per stimare il valore complessivo dell’azienda Amt e non “per dire se fosse necessario vendere, che è una scelta politica”, ha sottolineato oggi il sindaco Doria in aula, è stato “utile e prezioso, ma ora lo scenario è cambiato”.
Così il primo cittadino ha risposto alle interrogazioni della minoranza in consiglio comunale, sulla vicenda della relazione arrivata a settembre ma mai distribuita ai consiglieri, con conseguenti polemiche, e diffusa poi a mezzo stampa.
“Il lavoro è servito anche per individuare limiti stessi della privatizzazione – ha poi detto il sindaco – ma che oggi la legge regionale ha superato”. Lo scenario, appunto, è cambiato anche a seguito del rapido susseguirsi degli eventi, dopo le “5 giornate di Amt” a Genova.
L’Advisor nella sua relazione ha assunto che il Comune continuasse a rivestire il ruolo di Authority e di controparte anche dopo il 2014, stimando intorno ai 17 -18 milioni il valore complessivo dell’azienda che necessitava però di forti investimenti per il potenziamento del suo patrimonio.
“Da qui ne derivavano alcune ipotesi tra cui una valutazione dell’Advisor – ha spiegato Doria – che suggeriva come in caso di vendita sarebbe stato meglio vendere la maggioranza di quote”. Pe motivi “fondati”. Le città analizzate dall’Advisor ne danno esempio: a Torino la gara con il 49% delle quote è andata deserta, a Parma idem con il 40%. “Abbiamo ricevuto questo parere – ha ricordato il sindaco – ma la situazione è cambiata: il Comune non continuerà a fare da controparte né l’Authority, perché sarà compito dell’agenzia regionale”. La legge regionale ha cioè modificato “gli assunti di partenza di questo ragionamento”.
“Se la legge regionale non ci fosse stata – ha continuato Doria -avremmo potuto valutare l’opportunità politica della privatizzazione, ma con il quadro così modificato ci muoviamo invece per arrivare al meglio, magari dedicando un momento di discussione specifica, alla messa in concreto della legge regionale”. Ovvero: agenzia regionale con giusta rappresentanza dei Comuni, “ma la partita si gioca in consiglio e noi faremo sentire nostra voce puntuale”, una gara costruita “dando le migliori garanzie per i servizi essenziali, che riguarderanno il bacino unico entro cui ci sarà anche il territorio genovese”.
“Non abbiamo mai condiviso il furore ideologico di chi voleva affrontare la questione Amt svincolata da Atp e dalla prospettiva di integrazione anche gestionale del Tpl su ferrovia e gomma – ha concluso il sindaco – Il lavoro dell’Advisor è stato dunque utile e prezioso, ha evidenziato anche una certa prospettiva che però la legge regionale ha poi di fatto superato”.