Genova. Il Teatro dell’Archivolto è sceso ancora una volta in piazza, in presidio sotto il palazzo della Regione, per chiedere di mettere fine a una situazione che sta diventando sempre più disastrosa. Il teatro, infatti, rischia la chiusura entro pochi mesi se non arriveranno interventi concreti.
“Una situazione drammatica, che denunciamo ormai da molto tempo – dichiara Gianni Pastorino, segretario generale Slc Cgil – Domani va in consiglio il bilancio quindi siamo qui per chiedere un intervento soprattutto per l’Archivolto, ma non solo, perché crediamo che la Regione debba occuparsi molto di più della cultura”.
Alla Regione, quindi, viene chiesto un atto concreto che salvi i 22 lavoratori dell’Archivolto. “Gli ordini del giorno sia in Regione che in Comune sono stati approvati all’unanimità, ma le cose non si muovono – dichiara Pina Rando, direttrice del teatro – Siamo qua per fare in modo che qualcuno ci ascolti davvero. Rispetto agli altri teatri, inoltre, abbiamo maggiori difficoltà perché siamo a Sampierdarena, quindi fuori dal centro, in una zona che ha bisogno della nostra presenza”.
La preoccupazione sale con il passare dei giorni. “Ci resta veramente poco tempo – conclude Rando – arriveremo come potremo fino a maggio, ma di più sarà praticamente impossibile”. Un pezzo di storia e di cultura genovese rischia dunque di spegnersi per sempre ed è per questo che continua la lotta. Al presidio si sono unite anche le associazioni del quartiere di Sampierdarena e sono state allestite alcune scenografie e sagome degli spettacoli prodotti dall’Archivolto.
Lavoratori e sindacati hanno anche incontrato il vicepresidente della Regione, Claudio Montaldo, che ha esposto un’ipotesi di lavoro, cioè un disegno di legge dedicato ai teatri di interesse regionale che rivestono una particolare valenza, sia culturale che di presidio sociale, per consentirne la sopravvivenza in un momento di crisi come l’attuale e mantenere i livelli occupazionali.
“Il disegno di legge a cui la Regione sta lavorando – ha detto Montaldo – dovrà tenere conto anche delle risorse a disposizione sul bilancio regionale che verranno verificate nei prossimi giorni e che dovranno essere messe a disposizione anche di altre strutture teatrali regionali, in condizioni di particolare difficoltà, tenendo conto anche della loro valenza sociale”. Soltanto dopo la verifica contabile si svolgerà un nuovo incontro tra l’assessore alla cultura della Regione Liguria, Angelo Berlangieri e i lavoratori.