Genova. Era il terzo permesso premio per Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso poche ore fa a Genova. L’uomo doveva rientrare nel carcere di Marassi, invece prima ha preso in ostaggio un panettiere di Savona, poi, una volta arrivato a Genova, è fuggito a bordo della sua automobile, una Fiat Panda di colore chiaro.
Una nota di ricerca è stata diramata dal Commissariato di Cornigliano a tutte le questure d’Italia. Posti di blocco sono stati istituiti a Genova e nelle principali arterie che conducono fuori dal capoluogo ligure. Nelle ricerche sono coinvolte tutte le forze dell’ordine.
Bartolomeo Gagliano con ogni probabilità ha deciso all’ultimo momento di non rientrare nella casa circondariale dopo il permesso premio. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sulla vicenda. Gagliano, infatti, ieri pomeriggio si è recato al dipartimento di salute mentale di Genova dove era seguito da tempo. La visita era già stata programmata, visto che l’uomo è anche stato dichiarato seminfermo di mente. Dopo è andato a trovare la madre a Savona.
All’inizio della detenzione il serial killer aveva dato seri problemi: cercava sempre la rissa, era violento e conflittuale con gli altri detenuti e le guardie penitenziarie. Negli ultimi tre anni, invece, si era calmato e aveva tenuto una condotta regolare. “Non ce lo aspettavamo, negli ultimi tempi il suo atteggiamento era molto migliorato. E’ una decisione che ci ha stupiti”. Cosi’ ha commentato Salvatore Mazzeo, direttore del carcere genovese di Marassi.
Gagliano deve scontare un fine pena residuo di un anno per rapine varie. Negli ultimi tre anniaveva tenuto una condotta esemplare tanto che la direzione del carcere di Marassi aveva pensato di inserirlo in uno dei progetti lavorativi.