Savona. Bartolomeo Gagliano potrebbe essere fuggito per il timore di non poter avere una licenza natalizia dal carcere per stare in famiglia. Ne è convinto il nipote Andrea, che spiega: “Domenica, alle 9, siamo andati con mio padre a prenderlo a Marassi per venire qua a casa dalla madre. Era tranquillissimo e felice di rivedere i familiari. Lunedì aveva un appuntamento al Cim così da avere il via libera per poter ritornare in licenza per qualche giorno a Natale. Ma al Cim gli hanno detto che non sarebbe stato possibile, anzi che se ne sarebbe riparlato il prossimo anno perché il responsabile era in ferie”.
“Questa notizia lo ha turbato: è diventato diverso, agitato, nervoso. Non ha senso quello che ha fatto: mancava meno di un anno a fine pena. Non so cosa sia successo, cosa sia scattato” afferma Andrea Gagliano.
“Ci siamo salutati con un abbraccio lunedì sera. L’indomani ho sentito suonare alle 7: ho pensato fosse lui e invece era la nonna, che ha detto che era sparito. Abbiamo subito avvisato dell’accaduto. Spero che non faccia male a nessuno” sottolinea Andrea Gagliano.
“Non è più quello di trent’anni fa – aggiunge – Diceva che voleva stare vicino alla madre, di trovarsi un lavoro e farsi una famiglia. E’ stato qualcosa di improvviso e allucinante… Il carcere è duro: forse è stata la paura di rientrare. Certo, i crimini sono stati gravi, ma ha pagato per quello che ha fatto”.
“Non so dove si trova mio figlio. Lasciatemi in pace, sono anziana e malata” ha detto la madre del pluriomicida evaso da Marassi. Nel palazzo di via Crispi, dove al secondo piano abita l’anziana donna, le tapparelle sono abbassate da ieri sera.