Sampdoria-Parma: le nostre pagelle

eder

Stadio Luigi Ferraris. Eder illude, Lucarelli riporta la Sampdoria sulla terra. Un 1-1 che porta in dote innegabile amarezza (per come si era messa) ma anche la convinzione che la banda Mihajlovic abbia intrapreso il giusto sentiero. Giocatori rigenerati dalla cura del tecnico serbo e altri che potrebbero aggiungersi alla rosa già gennaio: la salvezza è alla portata di questa Samp.

Da Costa 5,5: nessuno gli chiede parate impossibili, nessuno lo accusa per il gol segnato da Lucarelli. In quanto alle uscite è invece lecito pretendere di più, il brasiliano appare sempre insicuro e indeciso. Incatenato.

De Silvestri 5,5: il passaggio per Eder nel finale potrebbe valergli la sufficienza se Mirante non negasse la gioia della doppietta al brasiliano. Nel corso della gara si divide tra cross fuori misura e affanni difensivi. Confuso.

Mustafi 6: si perde Lucarelli in occasione del gol emiliano ma il tedesco non merita di finire tra i bocciati. Non esce sconfitto dal duello con Amauri e nel finale di gara fa tutto quanto in suo potere per frenare le iniziative avversarie. Agguerrito.

Gastaldello 6,5: da capitano vero mette in campo tutto quello che ha. Si immola con il corpo in due occasioni; pallonate mica da ridere ma per la Sampdoria questo e altro. Leader.

Regini 6,5: non concede un attimo di respiro a Biabiany. Tiene il passo dell’ex blucerchiato ed è cosa in cui riescono in pochi. Quando esce prende in consegna chiunque gli capiti a tiro. Francobollo.

Obiang 6: il buon Pedro cresce di partita in partita. Che la sosta lo restituisca al campionato nella versione ammirata in passato? È quello che chiedono i tifosi, è quello che sogna Mihajlovic. Regalo.

Palombo 6,5: il numero 17 sfodera un’altra prestazione all’altezza delle aspettative. Tocca un’infinità di palloni, altrettanti li smista con intelligenza tattica. Il suo contributo in fase di copertura si rivela spesso determinante. Muro.

Sansone 6: senza esagerare riesce a mettere in apprensione gli avversari. Da calcio piazzato poi è uno che riesce a dare del tu al pallone. Non è Mihajlovic ma ogni volta che calcia fa venire i brividi a Mirante, il pallone esce sempre di un soffio. Centimetri. Dal 16’st Wszolek 5: sciupa un contropiede perfetto con un passaggio sciagurato a Eder. Imperdonabile.

Krsticic 5,5: il cucchiaio che cerca nei minuti finali della gara meriterebbe miglior sorte ma non è giornata. Il serbo riesce raramente a mettersi in luce, il gioco della Sampdoria passa per altre strade. Spaesato.

Soriano 5,5: qualche passo indietro rispetto alle ultime uscite. Ci sono spirito di sacrifico e qualità tecniche ma anche grandi amnesie e idee confuse. Mihajlovic ci lavorerà ancora. Appanato. Dal 34’st Pozzi sv: quando entra la Samp pensa più a non prendere che a darle. Aiuta come può. Sgambata.

Eder 7: è l’amico che ti porti dietro a Capodanno perché non puoi pensare di far festa senza di lui. Mihajlovic e la Sampdoria non ne possono fare a meno in campo. Il brasiliano trasforma in oro la prima palla giocabile che gli arriva. Poi corsa e dribbling su un terreno che di certo non lo favorisce. Peccaro per la doppietta negata da Mirante. Pilastro. Dal 48’sr Bjarnason sv: gettone di presenza. Comparsa.

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