Sampdoria-Catania: le nostre pagelle

eder

Dopo il successo in Coppa Italia contro il Verona la Sampdoria stende il Catania. Il primo successo in campionato con Sinisa Mihajlovic in panchina porta le firme di Eder e Gabbiadini che con un eurogol riabilita una performance sottotono. Funziona il 4-2-3-1 del tecnico serbo, solo Pozzi incappa in una giornata no.

Da Costa 6: il Catania calcia dalle parti della sua porta giusto in un paio di occasioni senza mai costringerlo ad un intervento degno di questo modo. Una domenica di relax. Spettatore.

De Silvestri 6: il cross per il tocco vincente di Eder cambia il senso della sua partita fino a quel momento sicuramente al di sotto della sufficienza. Con la Samp in vantaggio guadagna metri e coraggio. Decisivo.

Mustafi 6,5: Leto è l’unico avversario da tenere in considerazione e lo spagnolo è tutt’altro che un fenomeno. Il numero 8 ha gamba e grinta, chiama e fa suo ogni pallone che spiove in zona. Certezza.

Gastaldello 6,5: dietro non è che ci sia bisogno di strafare e il capitano decide di strappare applausi con uno stop alla Cassano e un paio di lanci lunghi precisi al millimetro. Esperimenti.

Costa 6: peccato che Pozzi non sfrutti meglio il suo cross. In poche circostanze riesce a sovrapposti ad Eder ma star dietro al brasiliano è missione quasi impossibile per chiunque. Dietro non si fa mai prendere in controtempo. Preciso. Dal 34’st Regini sv: la Sampdoria è già sul 2-0, gioca sul velluto. Comparsa.

Obiang 6: ogni tanto gli si rivedono fare le cose che hanno portato le big a puntare i riflettori su di lui. Se in fase di impostazione resta ancora troppo macchinoso (pur concedendo qualche chicca alla platea), a livello difensivo il suo contributo è tornato a farsi determinante. Mastino.

Palombo 6,5: tocca un’infinità di palloni, guida i movimenti dei compagni e limita quelli degli avversari. Ha gli attributi ma questa non è una grande novità. Concentrato dal primo all’ultimo minuto, il centrocampo è il suo ambiente naturale. Il suo lancio vecchia scuola vale il 2-0. Spavaldo.

Gabbiadini 7: se non fosse per quella conclusione deviata in angolo da Frison nel primo tempo lo si noterebbe solo per palloni buttati alle ortiche ed errori grossolani. Ma quando si sa dare del tu al pallone basta un’occasione per riabilitarsi. Il sinistro che vale il 2-0 è una delizia per gli occhi. Il gol è una scossa, alla fine meriterebbe la doppietta. Sornione.

Soriano 6: Mihajlovic gli concede fiducia, è Krsticic a cedergli il posto da titolare. Il gol segnato contro la Lazio sembra avergli fornito quella fiducia nei propri mezzi venuta meno dopo una lunga serie di performance sottotono. Propositivo.

Eder 7: si accende a intermittenza ma quando punta il piede sull’acceleratore per gli avversari son dolori. Il brasiliano è una scheggia, per frenarlo i difensori del Catania ricorrono alle cattive. Peccato che Celi non se ne accorga al 10’. Segna in acrobazia, fa godere il popolo blucerchiato. Mattatore. Dal 40’st Wszolek sv: una comparsata. Gettone di presenza.

Pozzi 5: vero che gli arrivano pochi palloni giocabili ma il numero nove, braccato da Legrottaglie, fatica come un dannato. Zoppica negli stop e pure di testa, tra i giganti catanesi, è durissima. Addomesticato. Dall’11’st Krsticic 6: fa la sua parte all’interno di una squadra che nel secondo tempo (ancor più che nel primo) è assoluta padrona del campo. Pronto.

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