Genova. La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta sul decesso di una portuale di 54 anni malato di mesotelioma, il tumore provocato dal contatto con l’amianto. A fare scattare l’indagine è stato il sostituto procuratore Giovanni Arena in seguito all’esposto presentato dai familiari assistiti dall’avvocato Ezio Bonanni.
La moglie dell’operaio Claudio Nardini ha denunciato negligenze da parte dei medici dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena che lo scorso 11 dicembre lo avevano sottoposto ad un intervento di toracentesi, per la riduzione del livello dell’acqua nei polmoni: 24 ore dopo questa operazione il portuale è morto.
Il pm ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Marco Salvi. Della vicenda di Nardini che, nonostante la diagnosi, non aveva ancora ottenuto il riconoscimento della malattia professionale è anche intervenuto l’osservatorio nazionale sull’amianto che ha denunciato questa mancanza da parte delle istituzioni.