Politica

Piano industriale Amiu, Bruno (Fds): “Qualche luce, molte ombre”

Antonio Bruno

Genova. Apprendo dai media del nuovo piano industriale AMIU. Più corretto dal punto di vista istituzionale sarebbe stato presentarlo al Consiglio Comunale. Comunque saluto con favore la definitiva cancellazione di un inceneritore di rifiuti tal quale!.

Il piano andrà letto con attenzione, però dalle indiscrezioni emergono alcune criticità: NON si prevede di ottemperare alla legge, ma gli obiettivi della raccolta differenziata (RD) sono previsti al 50% nel 2016 e il 65% entro il 2020!!!! 7 anni per arrivare all’obiettivo di legge 65% di raccolta differenziata, 7 anni durante i quali di pagare l’ecotassa.

In 2 anni si potrebbe, invece, costruire l’impianto di compostaggio della frazione umida (circa il 35% dei rifiuti prodotti) arrivando al 65%. Si prevede una vendita di quote ai privati, adducendo i limiti imposti dal patto di stabilita’. Piu’ volte ho ricordato che dopo il referendum e i pronunciemnti della Corte Costituzionale questo non sia vero.

Con questa intenzione si riapre una ferita verso gli elettori che nel giugno 2001 votarono contro le privatizzazioni dei servizi pubblici ai referendum. Si prevede l’utilizzo in impianti esistenti (centrali termiche a carbone, cementifici, inceneritori) la quota residua avanzata dalla RD. Ovviamente c’e’ il rischio che questo disincentivi la RD.

Non ho capito se in siti al di fuori della Regione, aspetto che aggraverebbe la situazione gia’ critica per motivi di sostenibilità, di inquinamento ambientale, di tutela della salute, di creazione di posti di lavoro.

Antonio Bruno, capogruppo Fds

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