Piaggio Aero, giovedì vertice in Regione. Linea ferma di Tursi: “Mantenere Sestri Ponente e occupazione esistente”

piaggio aero

Genova. “Per noi è assolutamente fondamentale che vi sia il pieno rispetto delle linee guida dell’accordo di programma 2008, ovvero mantenimento dei due stabilimenti, Genova e Finale, e del livello occupazionale”. Questa la posizione che Tursi imporrà al tavolo su Piaggio Aero previsto giovedì in Regione, dopo una serie di temuti tentennamenti dell’azienda sulla presentazione del piano industriale, più volte annunciata e sempre rimandata. Al punto da far scendere i lavoratori di Sestri Ponente in piazza sotto la sede della Regione e far accorciare le distanze al 12 dicembre.

“Piaggio sta attraversando un momento particolare, poche settimane fa c’è stato l’aumento di capitale con il riassetto di azionariato della società, ormai ampiamente non italiano – ha spiegato oggi in Aula Rossa l’assessore allo sviluppo economico, Francesco Oddone, rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri Vassallo, Nicolella e Grillo – ma è fuori discussione che l’azienda rappresenti ancora una realtà qualificata nel panorama genovese già mutato”.

Mentre è in atto il trasferimento da Finale a Villanova d’Albenga, lo stabilimento di Sestri Ponente è deputato a produzione e manutenzione, con 520 occupati, di cui 250 in cassa integrazione con diverse tipologie.

“Se è vero che la prospettiva futura sembra volgere al bello – ha sottolineato Oddone – è anche vero che nel 2013 Piaggio ha venduto solo 2 aerei contro i 10 programmati. A maggior ragione per noi è assolutamente fondamentale che vi sia il pieno rispetto delle linee guida dell’accordo di programma 2008 che stabiliva due impianti e l’occupazione esistente”.

Un accordo recentemente messo a rischio dall’atteggiamento “tentennante dell’azienda, di cui vedremo le reali intenzioni dopo domani – ha poi aggiunto l’assessore – c’è la possibilità, ribadisco, di margini di miglioramento, e per cui un’azienda come Piaggio, bene gestita, possa usare i due stabilimenti. Quello che non vogliamo è che lo stabilimento di Sestri venga declassato a mera manutenzione, perdendo know how e conoscenze, fondamentali anche in chiave Smart City”.

Sollecitazioni sono giunte anche al ministero della Difesa, che potrebbe avere ruolo forte per l’ultimo Drone. “Le risposte, verbalmente, sono positive – ha concluso Oddone – ma in concreto, a oggi, non c’è ancora nulla”.

“Se la riunione di giovedì andasse bene niente da dire, ma, al contrario, se dovesse decretare la perdita per le produzioni genovesi, l’assessore deve immediatamente convocare una commissione consiliare per intervenire subito e pesantemente”, ha commentato il consigliere Pd, Gianni Vassallo.

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