Genova. I manager di Piaggio Aero Industries SpA non si sono presentati a Palazzo Tursi alla commissione Sviluppo Economico per discutere le linee guida del piano di salvataggio dell’azienda. In sala soltanto i sindacati e le Rsu aziendali.
Nonostante i lavori già commissionati, il piano prevede la chiusura del ciclo produttivo nello stabilimento di Sestri Ponente, il mantenimento solo delle manutenzioni, con il rischio di passare da 520 a 130 lavoratori. “Essendo fissato per l’8 gennaio un tavolo a Confindustria – ha spiegato il presidente Gianpaolo Malatesta – i manager Piaggio Aero ci hanno comunicato che non ritenevano opportuno anticipare i dettagli del piano industriale prima del tavolo di confronto con i sindacati”.
“E’ un’assenza che deploro”, ha commentato l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Francesco Oddone. “Il piano aziendale – ha aggiunto – è stato presentato in Regione e non sarebbe stato inopportuno discuterlo in Comune. Nei mesi scorsi il sindaco Marco Doria ha chiesto cinque volte un confronto con i manager senza ottenerlo”. Domani il sindaco Marco Doria parteciperà all’assemblea dei lavoratori nella fabbrica di Sestri Ponente.
“Non è un piano industriale, chiude uno stabilimento, lascia la gente in mezzo alla strada quando l’azienda ha il lavoro, non rispetta l’accordo di programma, è un piano che si poteva fare al ‘bar'”, denuncia il responsabile delle Rsu Maurizio Marchi.
Prosegue: “L’anno prossimo sarà un anno di svolta per la Piaggio perché ci sarà un velivolo nuovo di fatto: il pattugliatore per il settore Difesa, e un aggiornamento importantissimo dell’Avanti II. Un piano industriale può chiudere lo stabilimento dove li costruisce? No. La sostanza di questo piano
sarà forse che i nostri azionisti hanno ricapitalizzato per 190 milioni di euro e il nostro debito e’ di 190 milioni di euro con le banche?”.