Roma. Finanziaria o legge di stabilità, poco cambia. Nei momenti della discussione e della approvazione è consueta la corsa agli emendamenti che spesso stravolgono il verso della legge stessa, in bene per alcune categorie, in male per altre.
L’emendamento presentato da Maino Marchi (Pd) potrebbe risolvere un contenzioso annoso su chi gestisce stabilmenti balneari. L’emendamento prevede che “i procedimenti giudiziari pendenti alla data del 30 settembre 2013 concernenti il pagamento in favore dell’erario statale dei canoni e degli indennizzi per l’utilizzo dei beni demaniali marittimi e delle relative pertinenze, possono essere integralmente definiti” pagando “in un’unica soluzione” il 30% delle somme dovute oppure il 70%, ma con una rateizzazione in nove anni. La domanda dovra’ essere presentata entro il 31 gennaio 2014.
Non sono pochi gli stabilimenti genovesi e liguri che potrebbe fruire di questo emendamento, riuscendo in molto casi a estinguere procedimenti annosi o comunque a rateizzare un costo che è visto ora con forte preoccupazione.
Non tutti però accolgono questo emendamento con favore. “L’Italia si conferma il Paese delle lobby e delle sanatorie: con l’emendamento sulle spiagge e’ in arrivo un maxi-condono sui canoni di concessione delle spiagge con il quale lo Stato non incasserà oltre 1 miliardo di euro”.
Lo dichiara il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Cosi’ com’è successo per le slot-machine anche chi non ha pagato i canoni delle concessioni demaniali riceverà un maxi sconto: uno sconto addirittura del 70% per chi ha pendenze dal 2006 e sceglierà di pagare in un’unica soluzione quello che non ha pagato allo Stato”.