Genova. Dopo che nel 2012 la Direzione aziendale di ABB ha portato avanti la ristrutturazione della divisione Power Systems con l’uscita di 26 lavoratori dall’Azienda, di cui 16 a Genova, oggi vengono annunciati altri 32 esuberi strutturali nella divisione Process Automation, dei quali 19 sul sito di Genova, dopo ben 12 mesi di cassa integrazione ordinaria a 850 euro al mese.
L’azienda ha motivato la decisione richiamando le difficoltà perduranti sul mercato di riferimento per la divisione, il mercato nazionale e quello del Nord Africa, difficoltà che impongono la concentrazione di alcune attività sulla sede di Sesto San Giovanni, che comunque sarà interessata anch’essa dagli esuberi.
“E’ un atto grave che apre grossi interrogativi sulla presenza futura di Abb sul territorio genovese, certamente per la divisione Process Automation, nonostante la recente fusione per incorporazione di un ramo d’azienda di Rgm con una settantina di lavoratori – spiegano i sindacati – Le acquisizioni di attività e personale sono giudicate positivamente laddove l’integrazione è reale, e porta benefici per tutti (non solo Utili!) Invece oggi l’azienda con una mano saluta i nuovi arrivati e con l’altra accompagna all’uscita i colleghi considerati in esubero”.
Le Rsu dell’ABB di Genova non sono disposte ad accettare altre vittime sacrificali e chiedono all’azienda di rivedere il piano di intervento sul personale, rinunciando alla natura strutturale dell’operazione; di esercitare il massimo sforzo per individuare e consentire ricollocazioni presso altre Divisioni oggi presenti sul territorio genovese; di utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge per ridurre l’impatto
occupazionale (Contratti di Solidarietà).
A sostegno di queste rivendicazioni le rsu dell’Abb di Genova indicono per giovedì 5 dicembre uno sciopero di 2 ore (dalle 8 alle 10), con presidio della portineria della sede di sestri ponente.