Genova. L’Università di Genova promuove il progetto della Gronda autostradale di Ponente. E’ quanto emerso oggi pomeriggio a Palazzo Tursi in commissione comunale dall’illustrazione del parere dell’ateneo sul progetto di rafforzamento del nodo autostradale di Genova. L’incarico gratuito ricevuto dal sindaco Marco Doria consisteva nella lettura critica dei documenti prodotti da Spea SpA, la Società di ingegneria di Autostrade per l’Italia, e dall’insieme dei documenti che hanno animato il debat-public sull’opera al fine di dare un giudizio circa la correttezza.
“E’ emersa l’insussistenza, allo stato, di condizioni che confutino le conclusioni del progetto favorevoli alla realizzazione dell’opera – hanno spiegato i professori Claudio Ferrari e Cristina Carnevali – Lo studio di Spea aveva sovrastimato la crescita economica, sottostimato la crescita del traffico merci portuali e descritto un trend demografico corretto. Il risultato finale non cambia: la Gronda riduce la congestione autostradale, provoca minor emissioni inquinanti, nonché il miglioramento dei tempi di percorrenza”.
Critico in maggioranza il capogruppo Sel Gian Piero Pastorino: “Il Pil crolla, la popolazione diminuisce, mai come adesso lo studio trasportistico dovrebbe dirci che la Gronda non serve a niente, l’Europa ci invita a spostare il trasporto merci su ferrovia, lo studio di Spea solo leggermente criticato dall’Università di Genova non si cala nella realtà genovese”.
Favorevole all’opposizione il capogruppo della Lista Musso Enrico Musso: “L’Università ha fatto una revisione critica dello studio di Spea, ma il risultato non cambia: il porto e la città di Genova hanno bisogno della Gronda, anche con i criteri più stretti dell’ateneo l’opera rimane da realizzare, per quanto il contesto muti per definizione non la si può più mettere in discussione”.