Genova, migranti morti per sfuggire a guerre, miseria e persecuzioni: presidio dedicato alla Memoria e all’Accoglienza

lampedusa reportage
Foto d'archivio

Genova. “Chiediamo che la giornata del 3 ottobre venga dedicata ‘alla memoria e all’accoglienza’ per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita”, spiega l’Associazione Senza Paura – Comitato nazionale 3 ottobre, che ha organizzato un presidio in piazza De Ferrari per domani, 3 dicembre, alle 18.

“Forse pensate che quanto è successo a Lampedusa il 3 ottobre e che continua a succedere nel Mediterraneo non vi riguardi, forse pensate che a voi o ai vostri cari non possa capitare, che non capiterà mai. Noi ve lo auguriamo di cuore. Ma è giusto che sappiate che tra i tanti che erano su quei barconi c’erano anche persone che un paio di anni fa non avrebbero mai immaginato di dover fuggire dalle proprie case per sfidare la morte in un viaggio assurdo: Ayman Mustafa, siriano, 38 anni, chirurgo di Aleppo: ha perso l’11 ottobre scorso la moglie Fatena di 27 anni e la figlia Joud di 3 anni, scomparse in fondo al mare. Mhanad Jammo, 40 anni, primario unità di terapia intensiva dell’Ibn Roshd Hospital ad Aleppo ha perso in mare nello stesso naufragio i figli Mohamed di 6 anni e Nahel di 9 mesi. E così tanti altri. Tanti morti, tanti padri, madri, fratelli, sorelle, figli persi in un viaggio che assomiglia ad una lotteria con la morte. Non è più tollerabile, non è più possibile assistere e tacere”.

Per questi motivi l’associazione chiede l’abolizione del reato di clandestinità perché non si può perseguire una persona per quello che è e non per quello che fa. La piena applicazione del diritto di asilo per i rifugiati con particolare attenzione per i minori non accompagnati. L’abolizione in sede europea del Regolamento Dublino 2 che vincola i richiedenti asilo al primo Paese europeo al quale chiedono asilo impedendo facili ricongiungimenti con parenti già presenti in altri Paesi. La creazione di un canale umanitario attraverso la creazione di presidi umanitari nel Nord Africa dove chi fugge da guerra e persecuzioni possa presentare domanda di asilo sottraendosi ai traffici senza scrupoli dei mercanti di uomini.

“Chiediamo inoltre che la giornata del 3 ottobre venga dedicata “alla memoria e all’accoglienza” per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita alle ore 21:00 a Palazzo Ducale, Salone del Maggior Consiglio sarà presentato il libro ‘LA VITA TI SIA LIEVE – storie di migranti e altri esclusi'”, concludono.

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