Economia

Dal latte ad un “consorzio” di imprese: spiraglio di luce per le aree dell’ex Centrale di Genova

centrale del latte

Genova. Finalmente una soluzione. E’ troppo presto per cantar vittoria, ma la situazione delle aree dell’ex Centrale del Latte di Genova potrebbe finalmente sbloccarsi. A 14 mesi dallo stop alla produzione e ad un anno dalla chiusura dei cancelli, torna la speranza per i lavoratori.

Speranza affidata ad un insieme di piccole e medie imprese, una specie di consorzio, interessate a rilevare l’area per installarvi nuove attività produttive. Là dove Gias, gigante della logistica che pochi mesi fa aveva trattato senza successo con Lactalis-Parmalat, aveva fallito, potrebbe ora arrivare un sì. Lo scoglio è sempre lo stesso: la valutazione economica dell’area. Lactalis voleva farne un centro commerciale, il Comune di Genova continua ad opporre il suo no, ribadendo che il sito dovrà mantenere la sua vocazione industriale.

Al di là dell’utilizzo, però, un’area commerciale ha un valore economico sensibilmente maggiore di una industriale. Al momento di trattare con Gias, Lactalis non ha diminuito la sua richiesta, potrebbe invece farlo ora.

“Siamo fiduciosi – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova Francesco Oddone – i primi contatti con Collecchio sono positivi. Il rilancio dell’area dovrà rispettare la specificità industriale e produttiva senza essere di natura inquinante. In questi giorni si sta componendo un’offerta, in collaborazione con Confindustria Genova”.

Se venisse accettata si andrebbe verso un totale reinserimento dei lavoratori dell’ex Centrale del Latte di Genova.

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