Verona. Sinisa Mijalovic si trova giocare una delle trasferte più insidiose di questa parte di campionato: a Verona contro il Chievo rivitalizzato da Eugenio Corini. Un paio di defezioni dell’ultimo minuto che il neo-tecnico blucerchiato risolve mandando in campo Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini in difesa. Palombo, Renan e il rientrante Krsticic in mezzo al campo, Soriano, ; Gabbiadini ed Eder il tridente offensivo.
Solito inizio aggressivo della Sampdoria targata Mihalovic, eppure la prima occasione è targata Chievo (in un’insolita tenuta blu navy): Thereau si presenta a tu per tu con Da Costa che devia il tentativo di scavetto.
La Sampdoria riprende la sua partita, con raziocinio e intensità. Al 18’ arriva la conclusione con Gabbiadini, che subito dopo reclama un rigore che poteva starci. Subito dopo è lo stesso attaccante e raccogliere un lungo lancio per servire Eder, che manca l’aggancio: dal calcio d’angolo lo stesso brasiliano va in cielo a raccogliere lo spiovente e porta in vantaggio i suoi.
Il Chievo accusa il colpo e riesce a respingere gli attacchi blucerchiati solo gazie a un paio di corner. E’ sempre Sestu a creare i pericoli maggiori imperversando dalla destra e offrendo buoni cross a Thereau che sul tempismo riesce spesso a anticipare la difesa blucerchiata.
Il primo tempo si chiude senza troppi sobbalzi. IL Chievo rientra però in campo con un piglio diverso ed è Rigoni ad avere la prima occasione del secondo tempo: Da Costa para a terra.
Al 6’ minuto la Sampdoria è costretta a sostituire Eder con Bjarnason.
La Sampdoria risponde con Gabbiadini che ruba una palla sulla trequarti, si invola verso la porta clivense, scarta il portiere ma poi spreca malamente alto.
Il copione non cambia, il Chievo prova a fare la partita, la Sampdoria riparte. Al 20’ è proprio Bjarnason a calciare debolmente verso la porta.
Mihalovic invece di chiudersi ulteriormente, mette una marcia in più per alleggerire gli attacchi del Chievo: dentro Sansoni fuori Renan, ma sono i padroni di casa a collezionare due occasioni prima con poi Hetemaj, uno dei migliori tra i suoi assieme a Sestu.
L’asse Sestu-Pellisier (subentrato nel secondo tempo) è quella che più crea grattacapi alla difesa blucerchiata. All’80 ancora una mischiaccia in area blucerchaita, conclusa con una mezza rovesciata di Paloschi che finisce a lato.
La Sampdoria riesce ad alleggerire la pressione con una punizione di Gabbiadini calciata alta.
Allo scadere è ancora Pellisier a sfiorare il pareggio da uno spiovente dalla trequarti. La Sampdoria vince una grande partita, giocata con intelligenza e sacrificio. Sinisa Mihalovic ha cambiato mentalità della squadra, che ora si difende con ordine e attacca in maniera ficcante. Due vittorie di fila per il mister serbo.