Cronaca

Apparizione, dopo il crollo del muraglione decine di famiglie isolate: “Siamo bloccati, non possiamo aspettare due mesi”

Genova. Tre auto completamente distrutte e decine di famiglie isolate. E’ questo il bilancio del crollo del muraglione venuto giù nel pomeriggio di ieri in via Mazza, all’incrocio con via Bocciardo nel quartiere genovese di Apparizione.

La strada, dove i vigili del fuoco hanno scavato a lungo temendo ci potessero essere persone (per fortuna non è stato così), è stata sgombrata solo in parte della macerie e transennata bloccando l’accesso a tutti i condomini sottostanti, con decine di auto inutilizzabili e molte persone, soprattutto anziani, impossibilitate a muoversi.

“Domani dovevo portare mia suocera a fare una visita – racconta Graziella Vassallo – e non so come fare perché la mia auto per fortuna è rimasta fuori ma per arrivarci bisogna percorrere una lunga mattonata in salita e le persone anziane se non sono in salute non ce la fanno”

“Non posteggiavamo mai lì sotto perché quel muro non ci piaceva – racconta Salvatore Cossu, proprietario di una delle auto distrutte dalla frana – ma ieri sera è capitato e il risultato è questo”. La signora Cossu preferisce non parlare: la rabbia per aver perso un’auto che ancora stavano pagando a rate è giustamente tanta e il rischio ora, visto che il posteggio non era comunque regolare è che l’assicurazione si rifiuti di risarcire il danno.

“Per fortuna non eravamo in casa – racconta Giorgio Mazzotti che abita nel condominio appena sotto il muraglione – ci hanno chiamato alle 11 di sera, per fortuna i pompieri ci hanno preso e aiutato a entrare in casa, poi hanno chiuso la strada. Ora dobbiamo prendere questa creuza e fare tutto il giro”.

E se qualcuno dice che in fondo il muraglione era li dà tempo e non sembrava dare segni allarmanti, non tutti sono d’accordo: “Ce l’aspettavamo – esordisce Fabio Bergitti, che abita in via Mazza – infatti eravamo già in discussione per capire la proprietà di quel muro che presentava delle criticità e poco sotto ce n’è un altro che sta cadendo. Adesso forse sapremo finalmente di chi è questo muro, sennò resteremo bloccati qui per due mesi come dicono”. Come per la frana in via Ventotene al Lagaccio, la strada è privata e privato il muraglione, e questo certamente causerà rallentamenti nel ripristino della sicurezza e della viabilità perché il Comune di Genova non potrà intervenire.

E poco più sotto, mostrano gli abitanti c’è un altro muraglione, sempre di proprietà dei privati, in condizioni simili a quello crollato, su cui qualche intervento di messa in sicurezza era cominciato, ma non terminato. E due grossi pini sembrano a rischio di finire sulla strada da un momento all’altro.

“C’è chi è bloccato dentro e chi è bloccato fuori- commenta Graziella – perché c’è gente che doveva partire e andare in montagna e gente che è al di là, che almeno però si può muovere, perché in questa zona non ci sono neppure i negozi e per fare la spesa bisogna scendere a Borgoratti e senza macchina è un problema. Ora sono tutti i ferie e le scuole sono chiuse, ma quando la gente dovrà tornare al lavoro o accompagnare i bambini non so come faremo, due mesi sono davvero tanti, speriamo abbiamo esagerato”. Ad essere bloccati sono circa 7-8 condomini e anche due esercizi commerciali: un’edicola, che è stata sfiorata dal crollo e un panificio, che dopo due giorni di ferie era pronto a rifornire tutto il quartiere e invece, è costretto a tenere la saracinesca abbassata.

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