Cronaca

Andrea Macciò ucciso per sbaglio da amici. Avvocato difensore: “Scherzo stupido finito in tragedia”

Stella. “Uno scherzo stupido finito in tragedia”, così l’avvocato Carlo Biondi, che assiste Claudio Tognini, sull’omicidio di Stella.

Un colpo dritto al torace che non gli ha lasciato scampo: il genovese Andrea Macciò, 45 anni, è morto al cospetto dei suoi due amici Alessio Scardino, 33 anni, e Claudio Tognini, 35. Sarà l’autopsia affidata al dottor Marco Canepa a chiarire i dettagli del decesso e a stabilirne l’ora, visto che il cadavere è stato trovato senza particolari segni di decomposizione e, per ora, non è semplice capire se l’episodio fatale si sia consumato l’altro ieri oppure ieri.

Tognini e il suo amico Scardino ieri pomeriggio si sono presentati in Questura a Savona per denunciare l’omicidio di Macciò. Hanno raccontato agli inquirenti di essersi incontrati tutti e tre la notte di sabato nella casa di campagna di Scardino a Stella Santa Giustina,. Lo scopo era quello di festeggiare la nascita di un nipote di Scardino.
A un certo momento il padrone di casa esce per andare in auto e poi torna nell’abitazione, punta un fucile al petto di Macciò dicendogli “mani in alto” e dal fucile parte il colpo mortale. Questa la prima ricostruzione dell’accaduto.

I due portano il cadavere nella villetta vicina di Tognini, lasciandolo in cortile coperto da un telo. Al mattino contattano gli avvocati e nel pomeriggio si presentano alla polizia.
“Erano tre amici – commenta Biondi – molto legati, la loro versione è assolutamente credibile”. L’ipotesi di reato nei confronti di Tognini è quella di omicidio colposo; per entrambi quella di occultamento di cadavere. E’ in corso di valutazione anche la regolarità della detenzione del fucile da caccia da parte di Scardino. L’uomo risulta avere il porto d’armi.

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