Genova. Lotta all’evasione sempre più spinta. La salvezza di Amt passa anche da qui. Mentre sono iniziati i tavoli tecnici tra l’azienda di trasporto pubblico di Genova e i sindacati per trovare i capitoli di spesa su cui risparmiare 4 milioni di euro, anche la lotta ai “portoghesi” deve contribuire allo sforzo.
Secondo i dati dell’azienda sono circa 200 mila i passeggeri controllati ogni anno, più di 90 mila le sanzioni emesse e 4,9 la percentuale di evasione misurata. Un dato che lascia ottimisti e anche un po’ stupiti: a livello nazionale siamo al 20%. Il senso civico dei genovesi sembra essere più sviluppato, ma comunque non basta.
Si partirà quindi, proprio in questi giorni, con una campagna mirata per scoraggiare i furbi. “La necessità che abbiamo avvertito – ha spiegato Livio Ravera, presidente di Amt – è quella di richiamare su questo aspetto i nostri utenti, riportando in evidenza le conseguenze. Da un lato, quindi, intensificazione dei controlli, dall’altro sensibilizzazione con una campagna mirata in vista di Natale”.
Qualcuno chiede i tornelli in metropolitana. Per ora non se ne parla. “In metropolitana abbiamo già intensificato la nostra presenza. Non metteremo i tornelli perché si tratterebbe di un’operazione in perdita dal costo di più di 2 milioni di euro”. Operazione in perdita anche a causa della mancanza di una bigliettazione elettronica, presente al momento, tramite il sistema Belt, solo per gli abbonamenti annuali. “Senza avere un sistema effettivo di bigliettazione elettronica mettere i tornelli sarebbe un non senso”.