Genova. L’assessore Valeria Garotta con Marco Castagna presidente AMIU e il direttore generale Pietro D’Alema hanno illustrato alla giunta comunale le “Linee guida del Piano Industriale” aziendale, piano che successivamente dovrà essere approvato formalmente dall’azionista nei primissimi mesi del 2014.
Tali linee di indirizzo strategico prefigurano un deciso riposizionamento di Amiu sullo scenario regionale, alla luce degli importanti cambiamenti che verranno promossi dal prossimo Piano regionale sui rifiuti, dalla legge regionale sull’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) per i rifiuti ma anche – e soprattutto – dagli stringenti indirizzi che l’Unione Europea ha stabilito sulla gestione dei rifiuti.
Dichiara Valeria Garotta, assessore all’ambiente del Comune di Genova: “L’Unione Europea punta molto sul miglioramento della gestione dei rifiuti nei paesi membri per arrivare ad un migliore utilizzo delle risorse, aprire nuovi mercati, creare posti di lavoro, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime e diminuire gli impatti ambientali creando, così, una vera e propria ‘economia circolare”.
Secondo lo studio “Towards the circular economy” realizzato da McKinsey, in termini puramente economici questo guadagno di efficienza vale 630 miliardi di dollari all’anno, cifra pari al 23% dell’attuale spesa in materie prime e a circa il 3,5% del PIL europeo.
“Dobbiamo abituarci a pensare che nel mondo di oggi e di domani non esistono rifiuti. Esistono materia ed energia da raccogliere, da trasformare e da re-immettere nel ciclo produttivo locale, in modo sicuro per i cittadini e l’ambiente. – sostiene Marco Castagna, presidente Amiu – Vogliamo diventare per il nostro territorio il soggetto-cardine di un sistema intelligente capace di operare – con un approccio industriale improntato alle migliori pratiche di responsabilità sociale d’impresa – in tutte quelle che sono e saranno le filiere dell’economia circolare locale”.
Per il direttore generale Amiu Pietro D’Alema: “Le attività di cui si occuperà l’azienda nei prossimi anni – nel perseguire gli obiettivi di chiusura del ciclo dei rifiuti relativo al nostro territorio e nel rispetto delle disposizioni di legge – saranno estremamente varie: raccolta dei rifiuti urbani anche oltre gli attuali confini, gestione di impianti di trattamento dei rifiuti, produzione di CDR (combustibile da rifiuto) e CSS (combustibile solido secondario), produzione e vendita di energia da impianti propri e da quelli gestiti con partner, gestione di specifici processi di filiera per la valorizzazione di materie prima seconde, manutenzione del territorio e valorizzazione – ad esempio – della filiera bosco-energia, bonifiche locali e nazionali, gestioni ambientali di sistema per i porti”.
Per sostenere tale strategia l’azienda si accinge a lanciare una nuova struttura “AMIU SmartLab” composta da personale interno e da una serie di soggetti provenienti dal mondo dell’innovazione, della ricerca, dell’impresa e della formazione che lavoreranno a fianco dell’azienda con l’obiettivo di fare in modo che essa diventi anche: il punto di riferimento a livello ligure dell’innovazione di prodotto e di processo applicata all’intero ciclo dei rifiuti;
un motore di sviluppo locale per quanto riguarda le nuove tecnologie e la creazione d’impresa nel settore ambientale; il motore pubblico del processo di creazione della “Smart Community”.
“Entro il mese di febbraio organizzeremo in un grande evento pubblico per presentare questa prospettiva di sviluppo attorno alla quale vogliamo aggregare le migliori energie della nostra regione. – conclude Marco Castagna – Una iniziativa che sarà l’occasione per ribadire ai genovesi e non solo, anche lo straordinario valore rappresentato dai nostri lavoratori e dalla loro capacità di mettersi al servizio del territorio”.