Economia

Affitti, per gli studenti prezzi in lieve diminuzione: a Genova un posto letto costa 200 euro al mese

Palazzo dell'università

Nel primo semestre del 2013 i canoni di locazione per gli universitari a livello nazionale hanno registrato una diminuzione dei valori dell’1,9% sui bilocali e dell’ 1,8% sui trilocali; nelle grandi città la contrazione dei valori è stata rispettivamente del 2,1% e dell’1,9%. A Genvoa, per esempio, un posto letto costa in media 200 euro al mese, mentre un bilocale 450 euro.

Nei primi sei mesi del 2013, secondo quanto rilevato da Tecnocasa,  il 56,4% di coloro che hanno ricercato una casa in affitto lo ha fatto per trovare un’abitazione principale, seguono coloro che si sono trasferiti per lavoro (37,8%) ed infine i ragazzi che hanno cercato un’abitazione per motivi di studio (5,8%).

Rispetto al semestre precedente si nota una diminuzione della percentuale di coloro che cercano per motivi di studio. Le spiegazioni potrebbero essere la nascita di numerose residenze universitarie che hanno quindi prodotto un aumento dell’offerta e la scelta di università più vicine alla regione di origine, complice anche le difficoltà economiche delle famiglie.

In genere, gli studenti che hanno già scelto l’Ateneo da frequentare iniziano le ricerche per trovare la casa in affitto nel periodo di luglio o nei mesi di settembre ed ottobre, quando sono terminati i test di ammissione. Sono questi i periodi in cui le richieste di appartamenti in affitto da parte di studenti raggiungono livelli elevati.

A cercare casa sono spesso studenti del Sud Italia che frequentano le Università del Nord. Tanti anche gli stranieri che seguono corsi di laurea in Italia o che arrivano con progetti di scambi universitari.

In genere si orientano su tipologie come due locali e trilocali con cucina abitabile. Nel primo caso si può condividere l’appartamento con un’altra persona (trasformando il soggiorno in una camera da letto) e nel secondo caso con altre due persone.

La ricerca si orienta su soluzioni che non siano lontane dalle facoltà universitarie, che siano ben collegate con le stesse e che siano posizionate in zone servite. Sempre più importanti un arredamento dignitoso e il riscaldamento autonomo, elemento quest’ultimo valutato nell’ottica di un contenimento dei costi. Sempre più apprezzata la presenza di un collegamento Adsl.

Quasi sempre si stipula il contratto con lo studente (o più studenti) e si chiede la garanzia dei genitori. Continua la tendenza da parte di questi ultimi, laddove è possibile, ad acquistare l’immobile invece di pagare l’affitto per tutto il periodo degli studi e questo avviene soprattutto se si hanno più figli iscritti all’università. Anche gli investitori, nonostante l’aggravio fiscale degli ultimi tempi, sono ancora propensi ad acquistare un’abitazione nelle zone universitarie.

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