Genova. Risparmiare e aiutare l’ambiente? Si può fare. L’amministratore di condominio come energy manager, che faccia risparmiare gli inquilini attraverso l’abbattimento delle spese di consumo. E’ questo, in sintesi, lo scopo del convegno “Un altro condominio è possibile”, promosso da Anaci Genova, fondazione Muvita e Laboratorio delle idee, in corso nel capoluogo ligure.
“Da Genova – spiega Marco Castagna, direttore Muvita – è partito il progetto pilota di condominio intelligente, che ora verrà sperimentato anche a Piacenza, Bergamo e Napoli. L’esperimento ha riguardato 16 condomini in tutta la provincia di Genova, con una spesa media di 32 mila euro all’anno. Con i lavori fatti si è arrivati a risparmiare il 45% di spesa energetica”.
Le opere da fare per rendere un condominio a basso impatto riguardano la caldaia, la coibentazione delle pareti e la sostituzione degli infissi, oltre all’installazione delle termo-valvole. “Per il progetto abbiamo lavorato tre anni e mezzo – prosegue Castagna – e ci siamo impegnati per mettere insieme un sostegno da parte delle banche che anticipano i soldi agli imprenditori che affronteranno i lavori. Soldi che poi l’impresa riprenderà dai condomini nel corso dei mesi. In questo modo si mette in moto l’economia, ma al tempo stesso si rispetta l’ambiente. La figura dell’amministratore in questo senso è centrale perché conosce la situazione del condominio e degli stessi inquilini. Per questo a febbraio faremo partire un corso per farli diventare dei veri e propri manager”.
Dal convegno è anche emerso che a Genova, a causa della crisi, il 18% dei condomini è moroso, rispetto al 5% di 10 anni fa. Il dato però è inferiore rispetto al 22% della media nazionale.