Genova. L’operazione urbano-portuale di riqualificazione del Porto antico di Genova e alcuni dei progetti futuri sono stati presentati ieri alla sessione plenaria di apertura della sesta Conferenza Scientifica Mediterranea-Gid di Malta.
“Nel contesto delineato dai maggiori esperti del settore – si legge in una nota della Porto Antico spa – è emerso che sui 46 mila chilometri di costa del Mediterraneo, di cui il 54% roccioso e 40% insulare, stanno evolvendo alcuni interessanti fenomeni. In questa delimitata zona geografica, nella quale vivono oltre 473 milioni di persone (circa il 7% della popolazione mondiale) viene prodotto l’11% del Pil mondiale. Il flusso di persone e merci all’interno del bacino del Mediterraneo è un dato molto rilevante, tenendo conto che qui si svolge il 30% dei flussi turistici mondiali e oltre il il 30% del traffico merci a livello mondiale”.
“In questo contesto – prosegue la nota – è necessario vigilare al fine di armonizzare le diverse componenti dell’attivita’ umana per preservare questa porzione del pianeta. Per non subire passivamente gli eventi futuri e le loro conseguenze, è necessario agire tempestivamente per controllare dei fenomeni difficilmente inarrestabili”.