Genova. Domani, 15 novembre, gli studenti genovesi torneranno in piazza per ribadire il proprio “no” alle continue politiche di austerità imposte dalle istituzioni europee. “Politiche che mirano alla completa sostituzione e smantellamento della scuola e di tutte le altre forme di servizio pubblico – spiega l’Unione degli Studenti di Genova – Nella volontà di chi governa rimane l’obbiettivo di colpire gli strati sociali meno abbienti preservando un modello economico che non lascia posto a diritti essenziali quali lavoro, sanità ed istruzione”.
Ecco cosa rivendicano gli studenti: il rifinanziamento dell’istruzione e del diritto allo studio rendendo le borse di studio regionali più accessibili; la cancellazione dei tagli alle regioni e il blocco delle grandi opere inutili come la Tav in Val di Susa; la completa ristrutturazione degli edifici scolastici e l’eliminazione delle barriere architettoniche; Il mantenimento dei trasporti come servizio pubblico e non come logica di profitto per i soggetti privati.
“Per un futuro che non sia solo di precarietà, ma dove i lavoratori rappresentino la centralità delle scelte politiche ed economiche dei governi”, concludono.