Cronaca

Sciopero selvaggio Amt, lavoratori in marcia verso Tursi: “Entreremo in tanti”

Genova.  Agg.h. 13.28. Quattro cortei di lavoratori Amt hanno lasciato i depositi e le autorimesse e stanno attraversando la città per raggiungere Palazzo Tursi, dove il Consiglio Comunale dovrà discutere una delibera sull’ipotesi di parziale privatizzazione delle aziende partecipate. Sono partiti dalla Val Bisagno, dalla Foce, da Sampdiedarena e da Cornigliano. Mentra Palazzo Tursi è già presidiato dalle forze dell’ordine, alcuni momenti di tensione si sono registrati con gli automobilisti, che volevano forzare il blocco del corteo.

 

Gli autisti di Amt stanno attuando uno sciopero selvaggio, senza rispetto delle fasce di garanzia, e i bus sono rimasti bloccati nelle rimesse, nonostante la precettazione del Prefetto di Genova. Ormai non manca molto all’ora “x”, cioè all’inizio del consiglio comunale, e alcuni bus sono già partiti dalle rimesse più lontane per arrivare a Tursi, mentre altri stanno per partire.

Cortei di autobus, quindi, per arrivare a dare vita a un presidio davanti a Tursi. “Vediamo in quanti riusciremo ad entrare, ma proveremo ad essere tanti – spiega Egdardo Fano, Faisa Cisal – Incominciamo a essere stanchi e questo è ancora peggio di essere solo arrabbiati”.

Insieme ai lavoratori di Amt ci saranno anche quelli Amiu e Aster, cioè tutti quelli delle aziende che rischiano la privatizzazione. “Speriamo ci siano anche tutti gli altri lavoratori che si trovano in difficoltà”, conclude Fano.

La rabbia è tanta e anche gli autobus sono corredati di molti striscioni: “Farello geisha”, “Renzi infame”: ecco alcune delle scritte che si leggono.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.