Genova. Una proposta concreta da parte di Comune e Regione, altrimenti la protesta non si ferma. Lo ha detto chiaramente Andrea Gatto, Faisa Cisal dopo la fumata nera in piazza De Ferrari e lo ha ripetuto dopo circa due ore, in piazza Dante, concluso il blocco della Sopraelevata e di corso Quadrio.
La seconda giornata di sciopero selvaggio, in una Genova per due giorni di seguito senza mezzi pubblici alle prese con la pioggia e il blocco del traffico privato, operato dai lavoratori nei punti nevralgici della città da questa mattina, non è ancora finita. I sindacalisti hanno proposto ai lavoratori di terminare il corteo e di ritrovarsi stasera alle 21 per una nuova assemblea in cui decidere le prossime mosse. Domani, stando così le cose, potrebbe infatti scattare il terzo giorno di sciopero selvaggio.
“O Comune e Regione si mettono d’accordo e si presentano a un tavolo con una proposta concreta, e noi la valutiamo e se ci conviene proseguiamo, oppure, diversamente, la vertenza dovrà continuare”, ha scandito Gatto.
La proposta concreta è sempre quella: “Amt rischia il fallimento, per evitarlo ci solo due possibilità – ha ribadito il sindacalista – o risorse fresche o ripatrimonializzazione. Se ci sono profili tecnici da approfondire che lo facciano”. Dopo di che, con il tempo giusto, “saremo in grado, con un processo riorganizzativo, di ridurre in modo strutturale i costi dell’azienda e metterli in sicurezza, ma ci vogliono tre anni e prima Amt non deve fallire. Devono fare questo – la conclusione – né più né meno”.
Alle 18.30 il sindaco Marco Doria ha convocato una conferenza stampa a Tursi con gli assessori Bernini e Dagnino. Le commissioni consiliari previste domani (Pari Opportunità-Politiche Femminili e Bilancio) sono state annullate.