Genova. Agg.18.10. La trattativa tra il sindaco Marco Doria e sindacati è interrotta. Il contrasto sui conti, e sulle misure per risanarli (patrimonializzazione contro ulteriori sacrifici chiesti ai lavoratori per il 2014) non sarebbe stato sanato. Il sindaco aveva chiesto una sospensione del consiglio comunale per poter portare avanti la trattativa. Domani sarà il quarto giorno senza autobus.
Agg.17.15 Il sindaco Marco Doria ha chiesto una sospensione di mezz’ora dei lavori. Sulla delibera portata oggi in Aula “i tempi non sono stati assolutamente affrettati – ha detto Doria – ma sono state sviscerate tutte le tematiche presenti in delibera, acquisendo elementi tali da consentire al consiglio una discussione piena e costruttiva”. Ma “Sono ancora impegnato in una trattativa complessa su Amt e non sulla delibera, chiedo una sospensione di mezz’ora”. Prima che prendesse la parola alcuni consiglieri, di maggioranza e opposizione, hanno chiesto di non proseguire i lavori a porte chiuse (Pastorino, Gioia) e di rinviare la delibera (Lauro e Rixi). “Un Comune blindato non è comune”, i volantini portati dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle.
Trentadue presenti, la seduta è valida. In un clima surreale, alle 16.30 precise, è iniziato il consiglio comunale di Genova, sospeso per oltre 48 ore forse per la prima volta nella sua storia. Un consiglio a porte chiuse chiamato a discutere la contesta delibera sul futuro delle società partecipate.
“La decisione – ha spiegato il presidente Giorgio Guerello al termine di una riunione dei capigruppo – fa seguito alle dichiarazioni rese oggi dal prefetto di Genova” che ha indicato la necessità dello svolgimento regolare dei lavori dell’assemblea. Lavori iniziati, ma subito sospesi, perché richiesta con forza la presenza del sindaco.
Un clima surreale: l’Aula Rossa chiusa, dentro palazzo Tursi blindato (ogni via di accesso è bloccata) presidiato da polizia municipale e agenti in tenuta antisommossa. Fuori l'”assedio”: migliaia di lavoratori tra Amt, Aster, Amiu aspettano da oltre due ore “risposte chiare”.
“Non si mette bene”, così ha detto Mauro Nolaschi (Faisa Cisal) al termine dell’incontro tra Comune e una delegazione di sindacalisti (3 per sigla) saliti a Palazzo Tursi. “C’è una incertezza su conti e cifre”. Per questo è stata richiesta la presenza dei vertici aziendali. Cori e fischi contro Doria e Burlando, qualche petardo in concomitanza con l’inizio dei lavori.