Genova. Agg.h.12.05. E’ terminata la manifestazione organizzata dai sindacati contro la legge di stabilità. Un corteo che ha visto scendere in piazza circa 5 mila persone e che si è concluso con i comizi in piazza De Ferrari.
Agg.h.10.35. Grande partecipazione al corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil contro la legge di stabilità, tanto che i comizi non si terranno davanti alla Prefettura, ma in piazza De Ferrari. Il corteo, infatti, è composto da circa 5 mila persone ed è per questo che i sindacati hanno optato per un luogo più spazioso, ma hanno scelto De Ferrari anche per portare sostegno ai lavoratori Amt, che da giorni presidiano la piazza.
Centinaia di persone sono scese in piazza per la manifestazione e lo sciopero di 4 ore indetto a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil contro la legge di stabilità. Il corteo è partito dalla stazione marittima e sta percorrendo il centro di Genova, che per 4 ore rimarrà paralizzata.
Tante le categorie in piazza, ma in testa al corteo ci sono gli autoferrotranvieri, che stanno vivendo un momento particolarmente difficile e che in questi giorni continuano il presidio permanente in piazza De Ferrari contro la privatizzazione di Amt. Ieri, inoltre, hanno dato vita a un corteo e sono entrati a Tursi, dove hanno avuto un acceso confronto con il sindaco Marco Doria.
“Il sindaco non ci ha dato nessuna novità sul rispetto dell’accordo, quindi continueremo la mobilitazione con nuove iniziative e con una raccolta di firme per mantenere l’azienda pubblica, che i cittadini potranno firmare presso il gazebo in De Ferrari”, dichiara Andrea Gamba, Filt Cgi. Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Vella, Fit Cisl. “Siamo qua per dare un segnale forte ai politici che ci stanno governando”.
I sindacati chiedono un cambiamento radicale. “Gli aggiustamenti alle legge non servono e soprattutto non bastano – dichiara Antonio Granero, segretario Cisl Genova – Le risorse vanno indirizzate verso i pensionati e i lavoratori per diminuire le tasse e rilanciare il Paese. Vogliamo lavoro per crescere”.
Forte la mobilitazione a Genova. “Protestiamo contro questa legge di stabilità che non dà nessun segnale positivo per il Paese e non soddisfa nessuna delle rivendicazioni che abbiamo avanzato – spiega Ivano Bosco, segratario Cgil -Speriamo di riuscire a modificarla, altrimenti torneremo in piazza”.
Qualcuno dice che 4 ore di sciopero non bastano. “Infatti non bastano e non ne basterebbero neppure otto, ma questo è il primo passo – dichiara Pierangelo Massa, segretario Uil – si tratta di cambiare del tutto la filosofia di un Paese che tartassa sempre gli stessi. Questa, quindi, è la prima tappa di un percorso lungo”.
Il corteo si concluderà davanti alla Prefettura, dove si svolgeranno i comizi.