Economia

Privatizzazioni, Letta annuncia primo pacchetto: c’è anche Fincantieri

Enrico Letta

Roma. Eni, Stm e Enav per le partecipazioni dirette e Sace (Cdp), Fincantieri (Cdp), Cdp Reti (Cdp), Tag (Cdp) e Grandi Stazioni (Fs): queste le società che vedranno la dismissione di partecipazioni da parte pubblica. E’ quanto risulta da una nota diffusa a Palazzo Chigi Il presidente del Consiglio ha spiegato che si tratta di “un primo passaggio”, di un “primo pacchetto” di cessioni di quote societarie.

“Nei prossimi giorni i soggetti toccati che sono principalmente il ministero agiranno”, ha aggiunto il premier illustrando il contenuto delle decisioni prese nel corso della riunione di governo. Questo “primo pacchetto di privatizzazioni”, ha sottolineato, “è finalizzato a dare una prima risposta” all’esigenza che nel 2014 non soltanto il deficit resti sotto controllo, ma anche il debito “per la prima volta da cinque anni a questa parte” inizi un “percorso di discesa”. Un passaggio importante, ha rilevato Letta, “per convincere la Commissione europea a dare ulteriori margini di flessibilità per il 2014”.

Entrando nel dettaglio del “pacchetto di cessioni”, il presidente del Consiglio ha spiegato che si tratta di “alcune partecipazioni dirette e indirette”. Oltre a Sace, Letta ha citato: Stm, Enav, Fincantieri, Cdp Reti, Cdp Tag e le grandi stazioni, ovvero le attività commerciali presenti nelle stazioni ferroviarie. Del pacchetto fa parte anche una operazione di “buyback” per la cessione del 3% di Eni, ma senza che questo
comporti andare sotto il 30%.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.