Cronaca

Sciopero Amt, lavoratori sotto Tursi. Incontro con i sindacati: non tornano i conti

Agg. 15.45 “Non si mette bene”, così ha detto Mauro Nolaschi (Faisa Cisal) al termine dell’incontro tra Comune e una delegazione di sindacalisti (3 per sigla) saliti a Palazzo Tursi oggi blindato in vista del consiglio comunale delle 16.30 (che si terrà a porte chiuse), e assediato all’esterno da migliaia di lavoratori delle partecipate. “C’è una incertezza su conti e cifre”. Per questo è stata richiesta la presenza dei vertici aziendali. I lavoratori intonano cori contro Doria e Burlando.

Agg.13.20. I lavoratori sono arrivati sotto palazzo Tursi e non come paventato prima sotto la sede del Pd. Sono migliaia di fronte alle porte chiuse del Comune. Dll’esterno intonano cori e  insulti alla giunta Doria. All’interno del palazzo poliziotti in tenuta antisommossa stanno vigilando sulla sicurezza. I sindacati hanno chiesto la convocazione di un tavolo in Prefettura con Comune e Regione. Una delegazione di 15 rappresentanti (tre per ogni sindacato) è entrata. I lavoratori sotto attendono.

Agg. h 11.42 Dopo la decisione di Palazzo Tursi di chiudere le porte, i lavoratori hanno deciso di marciare presso la sede del Partito Democratico di Piazza della Vittoria.

Genova. Riprenderanno oggi alle 16.30 a Palazzo Tursi, con seduta aperta al pubblico,i lavori del Consiglio comunale, sospeso da circa 48 ore a causa della protesta dei lavoratori Amt, Aster, Amiu e altre aziende partecipate contro l’ipotesi privatizzazioni che portò all’ occupazione della Sala Rossa.

Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. All’ordine del giorno proprio la delibera sulle partecipate e in sala consiliare entreranno fino a 80 persone, il massimo consentito. Gli altri manifestanti resteranno fuori dal palazzo.

Nel frattempo il corteo dei lavoratori, composto da circa 2 mila persone, dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime della Sardegna, ha deciso di marciare verso Tursi. “Se chiudono le porte entreremo dalle finestre”, ha dichiarato Gatto, Faisa Cisal. La decisione di non far entrare tutti i lavoratori, che non potranno stare nemmeno nell’atrio, non è proprio piaciuta.

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