Recco. Non è pienissima come ci si aspettava la piscina Tasmaidjan di Belgrado, ma il tifo, dei comunque 2000 presenti si sente, eccome. Moltissimi giovani belgradesi, suoni, luci, colori, musica di vago sapore nazionalista e un po’ retrò per caricare gli animi già carichi.
Sono presenti sette temerari ma eroici tifosi biancocelesti (Ezio, Carlo, Geppo, Michela, Paolo, Sara, Marco) che hanno percorso in auto i 1300 km che dividono Recco da Belgrado. Viktor Jelenic in persona, tenendo fede agli impegni assunti in settimana (“non c’è problema”) li accredita, ma li relega in un punto defilato dalla piscina forse per proteggerli dai tifosi serbi che non hanno gran nome, ma che di fatto si dimostrano caldi, ma sportivissimi.
Stella Rossa Pro Recco è per gran parte qui: nel fattore ambientale, quasi unico. Fischi sonori alla presentazione della Pro Recco, soprattutto per Ivovic, reo di essere montenegrino, e boato per i beniamini di casa.
Stella Rossa in calottina bianca (come si conviene agli ospitanti), ma ampiamente bordata di rosso. Parte facendo vedere i muscoli la squadra di casa: aggressiva in difesa, lascia pochi palloni attacca tutti gli spazi, mette le mani in faccia… e soprattutto segna: al primo tentativo Kljajevic, spalle alla porta, resiste sul dorso si gira e fulmina Tempesti da classico centroboa.
La Pro usufruisce di due superiorità, ma forza in entrambi i casi (Janovic da posizione cinque in un caso, bravo Sefik nell’altro). La Stella Rossa invece trasforma la sua egregiamente: fulmine di Andrja Prlinovic ad uomo in più, con Giorgetti nel pozzetto.
Sembra che la Pro Recco ceda, invece ha un sussulto: Felugo, approfittando dell’espulsione di Kljajevic, pesca il jolly con un tiro dei suoi a rimbalzo. Mancano 40″ alla sirena, ma la Stella Rossa riesce comunque a ristabilire il +2 con S. Rasovic con una colomba incrociata maligna.
Stavridis vede un fallo e lo fa battere dal punto giusto. Sefik fa finta di non capire e batte prima dell’autorizzzazione arbitrale, serve Rasovic tutto solo là a fondo vasca con gioco fermo, tira e segna con Tempesti ovviamente immobile. I belgradesi vorrebbero il gol e i tifosi mandano il Recco a quel paese, un classico di tutta la partita.
E’ il secondo tempo il più bello per il Recco. Nonostante Figlioli in superiorità accorci sul 3-2, i biancorossi, bravi ad uomo in più,segnano altri due gol di tal fatta con Prlainovic e V. Rasovic. Sul 5-2 la Stella Rossa è ad un passo da pareggiare i conti con l’andata. Nel frattempo la squadra di Tempestini è sfortunata due volte ad uomo in più, prima con una traversa e conseguente palo di Giorgetti, a Sefik strabattuto, poi con un tiro di Jokovic che colpisce l’incrocio e palla che rimbalza a centro vasca.
Sul +3 per i locali Tempesti salva su un’ennesima azione ad uomo in meno che, se trasformata dai serbi, avrebbe causato brutti danni. Nella seconda parte del secondo quarto gira il vento. La Pro macina e segna due importantissimi reti di fila che tengono i serbi a distanza, prima Ivovic che decide di caricare dai sette metri (palla toccata e poi sfuggita per pochi centimetri a Sefik) e poi Giorgetti. Il parziale si chiude con un significativo 3-2 per i liguri. Ora mancano solo 16” e lo svantaggio è solo di un gol.
Ancora di grande passione il terzo quarto. S. Rasovic segna il +2 (6-4), ma Lapenna riconquista il -1 con una straordinaria beluina incrociata alla fine di una azione di superiorità, quando le coppie erano appena formate. Ora gli stati d’animo di invertono. La Stella Rossa sente passare il tempo e va in affanno, la Pro Recco acquista tranquillità. Ma paradossalmente proprio in questa fase la squadra ligure paga il maggior dazio. V. Rasovic, due volte in superiorità, dalla stessa posizione cinque, sempre su passaggio di Prlainovic, sempre nella stessa maniera, porta il risultato sull’8-5. Siamo nella stessa situazione del secondo tempo, ma ora la Pro Recco dovrà fare a meno di Aicardi incorso fra i due gol di Rasovic nel terzo fallo.
Ci pensa Ivovic che, con un fendente dai sette metri, tiene a galla la baracca: parziale di 3-2 per la Stella Rossa, totale 8-6.
Ultima frazione al cardiopalmo. Avarmovic segna il 9-6 (per la terza volta la Stella Rossa a +3), Figlioli in superiorità sigla il 9-7 ed esulta come un ossesso; Radjen realizza il 10-7 con la complicità di Ivovic, che devia il tiro e inganna Tempesti il quale impersonifica lo spirito di squadre e lo va a rincuorare.
La Stella Rossa tiene acceso lumicino della speranza. Azioni alterne, La Pro Recco è combattuta fra la voglia di cercare il gol e la gestione dei circa due minuti che mancano al termine. Felugo riprova la magia, ma Sefik è veramente al giorno d’oggi uno dei più grandi portieri al mondo. La Stella Rossa trova quello che cercava da due settimane a 1″ e 7 decimi dalla sirena. La squadra di Savic, che aveva perso Mann poco prima per tre falli, sfrutta un’espulsione biancoceleste e da posizione uno con Avramovic gonfia la rete per l’11-7 che apre ai serbi l’ormai insperata porta dei tiri di rigore, al cospetto di una piscina incandescente.
Il cronometro è fermo a 1″, per la Pro non c’è tempo di reagire. Si va ai rigori. Tira Figlioli, gol, 11-8; Prlainocvic, gol, 12-8; Ivovic (tiro fatto ripetere e sempre trasformato), gol, 12-9; Vapenski, parato; Janovic parato; V. Rasovic, parato; Jokovic, gol, 12-10; Vuckcevic, gol, 13-10; Giorgetti parato 13-10; Radjen, palo, 13-10, che è il risultato finale.
Con un gol di scarto rispetto alla gara di andata la Pro Recco passa il turno e può festeggiare. Tutti abbracciano Tempesti che ha neutralizzato tre tiri dai cinque metri (uno con la complicità del palo) e Tempestini che può tirare un sospiro di sollievo.
Il tabellino:
Stella Rossa – Pro Recco 13-10
(Parziali: 3-1; 2-3; 3-2; 3-1)
Stella Rossa: Sefik, S. Rasovic 3, Radjen 1, Ivosevic, Kljajevic 1, Vukcevic, Avramovic 2, V. Rasovic 2, Randjelovic, Vapenski, Prlainovic 2, Mann, Draksimovic. All. Dejan Savic.
Pro Recco: Tempesti, Lapenna 1, Madaras, Figlioli 2, Giorgetti 1, Felugo 1, Janovic, Jokovic, Figari, Ivovic 2, Aicardi, Gitto, Pastorino. All. Riccardo Tempestini.
Arbitri: Georgios Stavridis (Gre), Adrian Alexandrescu (Rou). Delegato: Jaques Racine (Sui).
Note. Superiorità numeriche: Stella Rossa 7 su 13, Pro Recco 5 su 13. Espulsioni definitive: Aicardi nel terzo tempo e Mann nel quarto tempo per raggiunto limite di falli.