Liguria. I balneari liguri sono pronti a dare battaglia contro gli aumenti dei canoni demaniali e martedì prossimo, 19 novembre, si riuniranno in presidio davanti alla sede della Regione Liguria.
“E’ un momento di grande difficoltà per la nostra categoria, da una parte a livello nazionale sembrano allontanarsi possibili soluzioni legate alla durata delle nostre concessioni a causa di dispute politiche che non tengono conto della crisi economica ed in particolare delle difficoltà che il settore del turismo balneare attraversa nel nostro paese – si legge in un comunicato congiunto delle associazioni – Contestualmente la Regione Liguria con delibera di giunta, di venerdì 8 novembre, sceglie di decuplicare la tassa regionale sui canoni demaniali delle nostre aziende portandola dal 10% al 100%, una operazione che abbiamo già definito: ingiusta, incoerente ed inopportuna”.
Secondo i balneari decuplicare una tassa in un momento in cui le attività economiche hanno già subito l’aumento dell’IVA al 22% (le altre categorie turistiche pagano il 10% e all’estero il 6%), il raddoppio dell’IMU (imposta che paghiamo nonostante non siamo proprietari dell’area ma affittuari dello Stato), e aumenti che vanno dall’80% al 100% della TARES, è chiaramente una scelta iniqua.
“Peraltro, il canone demaniale è stabilito dallo Stato, ed è a conoscenza di tutti che a livello nazionale si stia ridefinendo la normativa che riguarda le concessioni demaniali marittime e che certamente tale legge quadro non potrà fare a meno di rivedere i canoni ad esse relativi. La tassa regionale, se applicata al 100% porterà a un raddoppio di qualsiasi cifra base verrà stabilita dalle norme nazionali. E’ inaccettabile – concludono – Non accettiamo di rimpinguare le casse regionali con 10.000.000 di euro l’anno, sebbene ci si prometta di reinvestirli in ripascimenti, non avendo la certezza di essere concessionari dopo il 2015”.