Regione. E’ stato approvato all’unanimità stamane dal consiglio regionale un ordine del giorno sui danni causati dalle violenti piogge cadute nel mese di ottobre nei Comuni delle valli Sturla e Fontanabuona che vede quale primo firmatario Ezio Chiesa (Liguria Viva). L’ordine del giorno impegna il presidente della giunta regionale a intervenire sul Governo e sul Parlamento affinché in tempi brevi conceda lo stato di emergenza delle zone colpite e svincoli dal Patto di Stabilità i Comuni che hanno subito danni.
“Chiedo alla giunta di mettere a disposizione dei Comuni, dei cittadini e delle attività produttive della Liguria colpite – afferma Chiesa – le risorse necessarie attraverso l’accise sulla benzina; la riprogrammazione dei Fondi Fas in scadenza che non potranno essere spesi entro il termine massimo del 2017; parte delle risorse non ancora impegnate nell’attuale Psr e infine, a predisporre adeguati bandi regionali a sostegno delle imprese della Fontanabuona e della valle Sturla fortemente in difficoltà”.
A seguito delle violenti piogge avvenute nel mese di ottobre alcune località della Liguria e in modo particolare i Comuni di Borzonasca, Carasco, Mezzanego, San Colombano, Favale e Cicagna hanno subito gravi danni causati della violenza delle acque.
“Tale evento inoltre ha prodotto danni alle opere pubbliche comunali, alle infrastrutture di proprietà della Provincia di Genova e sulle abitazioni – continua Chiesa – costringendo diverse famiglie a dover abbandonare le case ed ora dover fare fronte a ingenti spese al fine di porre rimedio a quanto accaduto”.
Recentemente il presidente della Regione Liguria ha affermato di voler intervenire con finanziamenti propri provenienti dai fondi dell’accise 2013 per ripristinare, entro quattro mesi, il ponte di Carasco. “Purtroppo il fondo dell’accise 2013 e quello previsto per il 2014 – continua Chiesa – non è sufficiente neppure a fare fronte alle sole somme urgenze predisposte dai Comuni interessati e dalla Provincia di Genova che superano abbondantemente i 10 milioni di euro”.